Nelle relazioni sociali e familiari la parola "amore" viene utilizzata anche in sostituzione del nome dei figli o del partner mentre nell'ambito della politica, delle istituzioni o aziende e` spesso sfruttata per definire il comportamento dei leader nei confronti dei cittadini. L'utilizzo eccessivo della parola amore puo` mascherare una reale urgenza della persona di ricercare nella propria interiorita` la fonte di amore. I rapporti interpersonali e sociali possono diventare la camera di compensazione di un'affettivita` interiore frustrata ed imprigionata che riesce ad esprimersi soltanto tramite parole simbolo dell'amore ripetute come un mantra nei dialoghi con i familiari e gli amici oppure nella comunicazione pubblica e nelle scuole. Nella realta` questo atteggiamento verbale puo` rivelare che la persona desidera l'amore ma lo ricerca nell'aumento del proprio potere sul mondo esterno. La persona che abusa nell'utilizzo della parola amore probabilmente e` diventata ipocrita e tende a sfruttare il mondo soltanto per il proprio tornaconto. L'espressione matura ed evoluta dell'amore avviene in proporzione alla crescita armonica ed equilibrata di tutte le risorse interiori dell'essere umano e quindi coloro che utilizzano in modo eccessivo la parola amore probabilmente sono ancorati ad un modello di affettivita` infantile o adolescenziale. Nei rapporti interpersonali, un modello adulto ed evoluto di affettivita` si esprime in una molteplicita` di atti concreti di cura di se stessi e del mondo esterno, di cooperazione umana, di compassione, di aiuto o empatica comprensione tra esseri umani. La societa` odierna puo` trasformare il modello di affettivita` adottato abitualmente nei rapporti interpersonali affinche` divenga piu` umano ed orientato realmente al bene della comunita`. La responsabilita` di questa trasformazione e` di ciascun cittadino, delle istituzioni o aziende, della politica, delle scuole e famiglie.