Crescono i lettori, calano le vendite dei libri cartacei, ma aumentano quelli digitali.
+10Annus horribilis per il settore, questo 2012, che registra una chiusura apparentemente più contenuta rispetto al pesante segno meno fornito da Nielsen per le vendite dei canali trade (quelli rivolti al pubblico, -7,8%), attestandosi su un-6,3% complessivo.
Un dato in verità ben più negativo e che raggiunge quota -8,4% se dal perimetro complessivo del mercato del libro si esclude – come ormai è necessario – il non book (fatto sempre meno da prodotti di cartoleria e sempre più da gadget) e il remainders.
Raddoppia inoltre il mercato dell’e-book, cominciano a cambiare le gerarchie dei canali di vendita – con un boom delle vendite on line e la perdita di terreno delle librerie fisiche -, riacquista terreno (anche se di poco) la lettura in Italia, va male l’export.
Sono questi gli elementi principali che fotografano il mercato editoriale 2012 e i primi mesi del 2013, così come risulta dal Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia 2013 a cura dell’ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori (AIE).