Magazine Cinema
(Id.)
Visto in Dvx.
Una donna ormai anziana firma un contratto con il diavolo, riavrà la giovinezza, ma in cambio deve rinunciare all'amore. La donna riuscirà a rimanere negli accordi fino a quando uno dei suoi due spasimanti, preso dalla disperazione della sua indifferenza, si suiciderà.
Film rimasto nelle enciclopedia di cinema per essere l'ultimo del giovane ( molto apprezzato) regista Oxilia morto nella pria guerra mondiale e il primo musicato appositamente da Mascagni. Se in più ci mettiamo che vi ha recitato la Borelli, il mito è pronto.
Di fatto il film è la classica storia d'annunziana di amore e morte con frasi piuttosto belle, ma enfaticissime; e con un enorme, ed evidente, debito nei confronti del Faust.
La recitazione della Borelli, nonostante utilizzi gli stilemi di recitazione già approntati in "Ma l'amor mio non muore", qui mi è sembrata più contenuta, più naturale (se la Borelli può essere naturale).
A parte questo il film è abbastanza ovvio, scontato nella trama già vista parecchie volte (credo anche per l'epoca) e non ho trovato scelte estetiche così determinanti o invenzioni cinematografiche così evidenti da farlo rimanere impresso nella memoria; certamente la parte iniziale con la Borelli anziana e con la comparsa del diavolo è ben condotto, ma la gran parte (con la protagonista giovane) non spicca.
Grande successo di pubblico.
Visto in Dvx.
Una donna ormai anziana firma un contratto con il diavolo, riavrà la giovinezza, ma in cambio deve rinunciare all'amore. La donna riuscirà a rimanere negli accordi fino a quando uno dei suoi due spasimanti, preso dalla disperazione della sua indifferenza, si suiciderà.
Film rimasto nelle enciclopedia di cinema per essere l'ultimo del giovane ( molto apprezzato) regista Oxilia morto nella pria guerra mondiale e il primo musicato appositamente da Mascagni. Se in più ci mettiamo che vi ha recitato la Borelli, il mito è pronto.
Di fatto il film è la classica storia d'annunziana di amore e morte con frasi piuttosto belle, ma enfaticissime; e con un enorme, ed evidente, debito nei confronti del Faust.
La recitazione della Borelli, nonostante utilizzi gli stilemi di recitazione già approntati in "Ma l'amor mio non muore", qui mi è sembrata più contenuta, più naturale (se la Borelli può essere naturale).
A parte questo il film è abbastanza ovvio, scontato nella trama già vista parecchie volte (credo anche per l'epoca) e non ho trovato scelte estetiche così determinanti o invenzioni cinematografiche così evidenti da farlo rimanere impresso nella memoria; certamente la parte iniziale con la Borelli anziana e con la comparsa del diavolo è ben condotto, ma la gran parte (con la protagonista giovane) non spicca.
Grande successo di pubblico.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Il Focolare Domestico – Nino Oxilia (1914)
Il Focolare Domestico è un film molto interessante diretto da Nino Oxilia, che mostra qui una maturità invidiabile, a dispetto dei suoi venticinque anni. Leggere il seguito
Da Mutosorriso
CINEMA, CULTURA -
Dal Cinema Ritrovato: Cinefilia Ritrovata e il Cinema Muto parte 2
Come lo scorso anno propongo una lista di articoli presentati su cinefilia ritrovata a cura sia mia che degli altri cinefili che raccontano il cinema ritrovato. Leggere il seguito
Da Mutosorriso
CINEMA, CULTURA -
Sabato 17 MAGGIO: Sogni di Gloria di John Snellinberg al Cinema Beltrade di...
Sabato 17 Maggio alle ore 21.00 il Collettivo John Snellinberg sarà al Cinema Beltrade di Milano (Via Nino Oxilia, 10) per presentare al pubblico Sogni di... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA