La poesia sgorga dove erra la parola.
Esplode la significanza in arcipelaghi di frammenti.
Il dubbio trova epifania sicura e la certezza è alea che dirama in ogni verso.
La poesia è farsi contemplare dall’abisso, colmandolo di fraterno, partecipe ri(s)guardo.
L’abisso che scopre il suo fondo di luce! L’abisso che culla il principio e la fine! L’abisso intimidito dall’arrogante, vigliacca ragione! L’onnicomprensivo abisso!
La poesia è spuma dell’abisso emergente.