Magazine

Rapunzel - La Recensione

Creato il 16 dicembre 2010 da Giordano Caputo
Rapunzel - La RecensioneLa Disney fa 50! Con “Rapunzel”, 50esimo classico, riprende l’intramontabile storia dei Fratelli Grimm e la porta sul grande schermo cambiando leggermente la storia.
Rinchiusa in una torre fin dalla nascita una ragazza dai capelli magici di nome Rapunzel vede nel giovane bandito Flynn Ryder una via di fuga per riuscire a conoscere finalmente il mondo che le è sempre stato nascosto dalla sua presunta madre.
Rapunzel non è un capolavoro. Rapunzel è una minestra riscaldata! Ma questo non deve essere per forza un commento negativo. A volte la minestra riscaldata sa essere più buona del piatto del giorno!
Quello che offre questo film non è nulla di nuovo, anzi è un mix di tutto il vecchio che ha sempre funzionato in casa Disney e che l’ha portata a essere il meraviglioso marchio che è oggi.
Per questo motivo guardando questo film un vecchio appassionato Disney non si annoierà affatto, e chi è ancora piccolo, e non ha avuto la gioia di scoprire i grandi classici di questa grande casa d’animazione, si divertirà ancora di più.
Sappiamo quanto siano fondamentali i personaggi nei film d’animazione. Chi non si è affezionato al Genio della Lampada di Aladdin oppure ai mitici Timon e Pumba o magari al povero Stitch? In questo film non c’è nessuno pronto a competere con nomi del genere, ma grazie alla presenza del Cavallo (e Cane!) Bianco Maximus possiamo ritenerci più che soddisfatti! Un personaggio divertente, geniale e con un rigore invidiabile nei confronti della legge, Maximus, non mollerà mai la sua caccia a Flynn per aver rubato la corona del re.
Rapunzel - La Recensione
In questa miriade di film natalizi che ci aspettano, tra cinepanettoni, pandori e torroni credo che “Rapunzel“ sia la scelta meno rischiosa e più intelligente da fare. Non solo per il marchio Disney ma anche per tutto quello che un film del genere può regalare se visto insieme alla famiglia.
Parentesi sul doppiaggio italiano: a doppiare Rapunzel è Laura Chiatti che, a sorpresa, stavolta se la cava in modo veramente convincente.
Trailer:

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog