di Marcello Lugli
Rara foto di protuberanza catturata in luce di Sodio con il Filtro di Cacciani (MOF) il 12.3.2014. Crediti: Marcello Lugli
Raramente mi era capitato di osservare protuberanze così protese e luminose (relativamente) verso la corona, in luce di Sodio con il Filtro Magneto-Ottico (MOF) del Prof. Cacciani. (foto qui a lato).
E’ vero che l’altezza alla quale si portano non può essere mai paragonabile a quella raggiunta dalle protuberanze osservate in H-alfa o al Calcio poiché la temperatura, ai livelli alti cromosferici-bassa corona, è già troppo elevata per il Sodio che ionizza a temperature molto più basse e quindi a livelli inferiori.
L’elevazione delle piccole protuberanze, come quasi tutte le poche altre che ho potuto osservare con il MOF, è stimata intorno ai 25-30.000 km oltre il bordo del disco solare.
Quindi, vederle nascere e splendere addirittura nella bassa corona non è cosa frequente e fa intendere che la loro evidenziazione e quindi il trasporto verso maggiori altezze come anche il loro sostentamento, non sia merito solo dei campi magnetici che garantiscono sicuramente la loro protezione, ma anche di temperatura e di pressione presenti in quella zona.
Nello stesso punto dove sono visibili le piccole “fiammelle” al Sodio, era presente una più ampia protuberanza, ben visibile e più consistente se ripresa in luce H-alfa, come può osservarsi nella seconda immagine.
La stessa protuberanza ripresa in luce H-alfa il 12.3.2014. Crediti: Marcello Lugli