Possiamo dirlo con assoluta certezza: il Raspberry Pi Model B è stato un successo sorprendente sin da quando è stato rilasciato nel 2012.
Il piccolo computer, che misura quanto le dimensioni di una carta di credito, sembrava soltanto un pezzo di circuito, ma la sua vasta programmabilità e il suo basso prezzo di 35 dollari lo ha portato a più di due milioni di vendite in 16 mesi.
Ovviamente non è passato molto tempo prima che arrivasse sul mercato anche il suo successore: il Raspberry Pi 2 Model B mantiene tutte le caratteristiche positive del suo predecessore (compreso il prezzo) e aumenta anche le prestazioni ( adesso puoi trovare il Raspberry Pi 2 Modello B a meno di 48€
spese di spedizione incluse!).Non è un componente fatto per tutti, ma se sapete come usarlo, allora il nuovo Pi è più “gustoso” che mai!
Caratteristiche
Il Pi 2 non è del tutto identico al suo predecessore in termini di aspetto, ma gli è molto molto vicino. E’ sostanzialmente un pezzo di circuito che misura come il precedente (circa 3,5 per 2,5 pollici), in modo che tutti i case, i box e gli altri accessori progettati per il primo Raspberry Pi non avranno problemi di compatibilità fisica.
Tutti i componenti interni che sono stati aggiornati, ampliati e migliorati.
Il processore ora è un quad-core Broadcom BCM2836 ARM7 con clock a 900MHz, ben al di sopra dei 700MHz del primo Raspberry Pi.
E’ ora dotato di 1GB di RAM, rispetto ai vecchi 512MB. I 26 pin per ingressi/uscite per uso generico (GPIO – general-purpose input/output) sono stati aumentato a 40.
Ci sono ora anche quattro porte USB 2.0 anziché due e il jack video composito analogico è stato rimosso. Invece di uno slot per schede SD, il Pi 2 utilizza uno slot per schede microSD che supporta schede fino a 64GB di capacità. Sono ancora presenti le porte HDMI e Ethernet (10/100), così come una porta micro USB per alimentare il tutto (anche se avrete ora bisogno di un alimentatore leggermente diverso, almeno 1,8 ampere a 5 volt).
Il processore grafico VideoCore IV 3D non è stato modificato.
Only the braves!
Come per il primo Raspberry Pi, il Pi 2 ci limita in termini di sistema operativo e quindi il software che saremo in grado di utilizzare su di esso.
In questo momento, possiamo usare Linux e sei distribuzioni (Raspbian, Snappy Ubuntu Core Openelec, RaspBMC, Pidora e RISC OS), disponibili sul sito Raspberry Pi, insieme alla nuova e raccomanda immagine New Out Of The Box Software (NOOBS) che ci darà la possibilità di fare il boot fra i sistemi operativi.
A causa della presenza di Linux, che è l’unica scelta per ora (Microsoft ha annunciato che una versione di Windows 10 specificamente per il Raspberry Pi 2 sarà rilasciato entro la fine dell’anno), molti utenti “standard” possono incontrare alcuni ostacoli.
Questo ovviamente richiede pro e contro: è sempre utile imparare un nuovo comando Linux ma allo stesso tempo sarà difficile affrontare una ipotetica incompatibilità tra i software Linux più user-friendly e il Pi 2.
Naturalmente il Pi 2 è progettato per i più coraggiosi. Questo è davvero un sistema che si può utilizzare per qualsiasi scopo, che lo rende ideale per “grandi pensatori” e anche per la didattica. Potrebbe però rivelarsi frustrante per chi lo vede come un semplice ed economico modo economico per ottenere un PC funzionante (anche se, una volta collegata l’alimentazione necessaria, saranno necessari la scheda di memoria, una tastiera, un mouse e uno schermo…).
Prestazioni
La nuova e più veloce CPU a quattro core sicuramente potenzia le capacità del Pi 2. Abbiamo usato la stessa scheda microSD Samsung da 64GB sui due modelli e abbiamo notato miglioramenti significativi. Mentre l’unità precedente ha impiegato 14,9 secondi per completare SunSpider 1.0.2 utilizzando il browser Web Epiphany preinstallato, il Pi 2 ha impiegato solo 4,5 secondi.
Il Pi2 inoltre ha registrato un punteggio molto più alto su Browsermark 2.1 (344 contro 78). Abbiamo eseguito il test Google Octane 2.0 e il punteggio del Pi 2 è di 324, mentre quello della prima versione è di… non lo sappiamo, è andato in crash ad ogni tentativo.
Il Pi 2 non raggiunge naturalmente alte prestazioni ed è quasi inutile confrontarlo con i PC desktop tradizionali.
Tuttavia abbiamo fatto le stesse tre prove utilizzando il browser Google Chrome su due recenti desktop di fascia bassa, il Dell Chromebox e l’HP Pavilion Mini.
Il Dell ha terminato SunSpider in 263ms, ha segnato 4.704 su Browsermark e 15.153 su Octane; HP Mini ha completato SunSpider in 388.8ms, ha raggiunto 4.012 su Browsermark e 12.565 in Octane.
Conclusioni
Questi numeri sono più meramente indicativi (è scontato che un PC sia più performante), dobbiamo sottolineare la vera natura del Raspberry Pi 2 Model B, che non punta alle prestazioni ma alla capacità “grezza” di ottenere rapidamente qualcosa di funzionante e online.
Se il primo Raspberry Pi è una prova convincente, il successore Raspberry Pi Model B mantiene le promesse e le aspettative. Le modifiche ad esso apportate, in termini di caratteristiche esterne e modifiche interne, hanno fatto di questo Pi un affare ancora migliore.
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