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Rassegna stampa

Da Valeriano
La nostra mamma AGEDO Rita Mura è stata intervistata dal giornalista Giovanni Molaschi di Repubblica, per un articolo del magazine "D", in cui parla del rapporto fra genitori e figli omosessuali. Potete leggerlo qui di seguito.
Brava Rita!
"Dieci anni valgono una vita? Gli avvocati di Tyler Clementi hanno chiesto che Dharun Ravi rimanga in carcere fino al 2022. Dharun svelò con un video che Tyler, compagno di college, era gay. Il ragazzo, che aveva sempre tenuta nascosta la sua omosessualità per paura, non è riuscito a sopportare l’impatto che il video aveva avuto sui suoi compagni e il 22 settembre 2010 si è buttato dal George Washington Bridge. L’omertà che ha contraddistinto la breve vita del diciottenne è la stessa che scandisce l’esistenza di molte persone omosessuali, zittite dallo sguardo altrui.
Robert, l’ex fidanzato di Francesco, è morto da eterosessuale. I familiari non sapevano della vita che l’uomo conduceva lontano da loro. “Il giorno del suo funerale" racconta Francesco, "la madre ha riflettuto sul silenzio di Robert. Mi ha ripetuto più volte che lui le aveva negato la conoscenza di una persona che avrebbe voluto amare”. Rita, la madre di Francesco invece sa dell’omosessualità del figlio da trent'anni. “A mamma ho detto di essere gay dopo essermi accettato. Il coming out con lei ha preceduto la prima storia d’amore importante”. Rita è presidente di Agedo (Associazione Genitori di Omosessuali), e non si era accorta dell’omosessualità del figlio. “I genitori pensano sempre di sapere tutto dei figli. Ma in realtà vediamo di loro solo quello che ci fa più comodo. Mi ritenevo una persona aperta eppure con Francesco ho capito che il rapporto puoi avere con un amico gay non è paragonabile a quello che vivi con tuo figlio”. Anche Ettore ha dovuto rimettersi in discussione dopo aver scoperto l’omosessualità di Margherita, sua figlia. “Io e mia moglie siamo insegnanti. Eravamo preparati su gay e lesbiche eppure davanti il coming out di Margherita abbiamo iniziato a ragionare sugli errori commessi. Come genitori non avevamo mai pensato all’orientamento sessuale di nostra figlia. Quando ci ha detto di essere lesbica si è aperto uno scenario”. Un panorama promettente che Margherita ha potuto vedere dopo aver superato le chiusure dei genitori. “Con mio padre, sottolinea la donna, non c’è stato dialogo per tre anni dopo la scoperta della mio orientamento sessuale. Ci siamo rincontrati di notte, davanti un film gay-friendly visto insieme. La condivisione per noi è stata molto importante. A quel punto ci ritrovavamo ai pasti a tavola anche con la mia fidanzata”. L’amore per un'altra donna ha illuminato anche Claudia. La ragazza ha raccontato alla madre della sua omosessualità dopo esser stata sorpresa al telefono con la fidanzata. “All’inizio ho negato. Ero convinta che mamma reagisse male. Io stessa, prima di accertarmi, sono stata omofobica. L’attrazione verso le altre donne era qualcosa di sporco, da nascondere”. “Il confronto con mia figlia, sottolinea Mirella, la madre di Claudia, è servito per capire tutti i disagi irrisolti che avevo visto in lei. Per molto tempo mi era sembrata una sconosciuta. Non avevo capito che si era innamorata”.

Rita M., invece, si era accorta dell’omosessualità di Antonio. “Dentro di me lo sapevo”. La sensazione materna ha dovuto scontrarsi con lo scalpore del marito. “Al padre di Antonio la sessualità del figlio ha creato molti problemi. Abbiamo discusso molto. Per me era inconcepibile il suo tabù, non palesato con le figlie”. “Senza mia madre, racconta Antonio, mio padre non sarebbe mai cresciuto. Da parte sua non c’era disponibilità al dialogo”. Un confronto iniziato prima che il ragazzo perdesse la verginità. “Ho fatto in modo che la mia famiglia scoprisse la mia omosessualità prima delle frequentazioni importanti”. 
Un sentimento che ha vissuto anche Francesco che conclude spiegando: “Il coming out con mia madre mi ha aiutato ad essere la persona che sono oggi. Trent’anni dopo il confronto con la mia famiglia posso dire di vivere un presente onesto”. Il rispetto verso gli altri non si misura solo dalle buone maniere. (26 aprile 2012)"

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