Rassegna stampa del 10 settembre 2013: attesa voto Giunta, Siria accetta la proposta della Russia

Governo a rischio su Berlusconi. La Giunta accelera sulla decadenza. Schifani: se si vota è crisi. Tensione in Senato, poi il rinvio della seduta a stasera. Fissata a Milano l’udienza per definire la durata dell’interdizione il 19 Ottobre Scuola, assunzioni e libri meno cari, le nuove misure, investiti 400 milioni. Armi chimiche: spiragli dalla Siria, Obama apre. Mosca ha chiesto a Damasco di mettere sotto controllo internazionale il suo arsenale chimico per poi distruggerlo e di aderire all’Organizzazione per il divieto delle armi chimiche.

In attesa del primo pronunciamento sulle tesi del Pdl (Augello ha letto in quattro ore una relazione di 80 pagine) che sostengono la necessità di aspettare i pareri di Consulta e Corte Europea, il partito di Berlusconi manda messaggi chiari: “Dalla giunta provengono segnali di muro contro muro – ha detto l’ex presidente del Senato – Un inaccettabile atteggiamento da parte del Pd e di M5S”. Il relatore del Pdl: “Sarebbe opportuno affidarsi a un giudice del Lussemburgo”.

Stati Uniti più prudenti sul possibile intervento militare in Siria dopo l’apertura di Assad alla soluzione proposta dalla Russia. Barack Obama: “Al G20 avevamo parlato di una soluzione diplomatica con Putin”. Intanto, slitta il voto del Senato Usa. Il presidente americano ammette: “Se si votasse oggi, non sarei fiducioso sul fatto che la mozione possa essere approvata”.