Ciao a tutti e a tutte.
Come promesso eccovi al seconda parte della rassegna stampa di luglio. Iniziamo con l'intervento del Vice Presidente del Forum delle Famiglie dell'Emilia Romagna, che arriva su LIBERTÀ del 19 luglio per argomentare l'opposizione alla legge contro l'omofobia, e per pubblicizzare l'incontro organizzato dall'Associazione Giuristi Cattolici la sera stessa.
La cosa che più ci stupisce è che a un intervento del genere, che è evidentemente di parte e che snocciola tutta una serie di argomentazioni facilmente smontabili (e prive di fondamenti concreti), viene dato tanto spazio senza che sia offerta la possibilità di un contraddittorio. In un paese civile anche un piccolo quotidiano locale dovrebbe avrebbe avere un minimo di deontologia professionale quando parla di certi argomenti, ma evidentemente non è questo il caso. Per sottolineare la condizione un po' anomala in cui viviamo vi segnaliamo anche una lettera pubblicata il 22 luglio in risposta a questo intervento.
La cosa interessante, secondo noi, è che la persona che l'ha scritta - e che evidentemente era coinvolta a livello personale - non ha voluto firmarsi integralmente. Come è possibile che, ancora nel 2013, chi si schiera contro una legge anti omofobia si senta legittimato a mettere nome e cognome, mentre chi - da omosessuale - vuole difenderla abbia paura di firmarsi? Paura di ripercussioni? Sul lavoro, magari? Timore di aggressioni verbali? Fisiche? Questo, evidentemente, da la misura del clima in cui viviamo, anche in una cittadina come la nostra.
Sia come sia l'incontro dei Giuristi Cattolci si è regolarmente tenuto, e il 21 luglio LIBERTÀ gli ha dato un certo risalto.
Chissà come mai quando noi organiziamo degli eventi aperti al pubblico, come è avvenuto in occasione dell'ultima Giornata contro l'Omofobia, i giornalisti latitano sempre, mentre per questo "evento" - che si è tenuto in pieno luglio e in contemporanea con i venerdì piacentini - la copertura stampa è stata garantita.
Alla faccia dell'imparzialità.
Infine, come ciliegina sulla torta, il 30 luglio è stato ulteriore spazio al Presidente dell'Associazione Giuristi Cattolici di Piacenza, Livio Podrecca, che ha voluto ribadire che la sua associazione farà tutto il possibile perchè questa terribile legge contro l'omofobia non si concretizzi...
Che dire? Evidentemente sarebbe necessaria una reazione altrettanto incisiva, anche a livello locale, ma il problema è che una piccola associazione come la nostra - che si basa UNICAMENTE sul volontariato - non ha le spalle coperte come le associazioni cattoliche di cui sopra, che evidentemente hanno dalla loro parte i media locali, buona parte dell'amministrazione comunale (che è stata votata anche grazie al sostegno dell'ambiente cattolico) e anche l'Università Cattolica, che gli offre una sede (mentre noi non ne abbiamo mai avuto una vera e propria) e gli garantisce ulteriore legittimità. Senza contare che presumibilmente, hanno appoggi esterni e risorse economiche che noi nemmeno ci possiamo sognare... Tantopiù che, come vi abbiamo fatto notare, nella nostra città gli omosessuali hanno ancora paura a firmare una semplice lettera pubblicata su LIBERTÀ, quindi potete immaginare quali sono i numeri - e le risorse - su cui possiamo contare.
Però ci siamo, e sicuramente ci daremo da fare, in qualche modo.