Ratzinger e le lezioni pace

Creato il 19 settembre 2012 da Chiosaluxemburg @ChiosaLuxemburg


Ieri ho letto l’articolo di Avvenire sul viaggio del papa in Medio Oriente. Sono da sempre un sostenitore della cultura laica. Ateo? Lo sono sempre stato. Ma una cosa bisogna riconoscerla: le parole di Benedetto XVI in Libano sono da encomiare. In un momento come questo, e dopo secoli e secoli di incomprensioni e pregiudizi, finalmente era ora che la più alta autorità religiosa dell’occidente cattolico intervenisse in modo chiaro nei rapporti fra Islam e cristianità. Una vera e propria lezione di pace che ahimè, temo non ci potremo aspettare dai leader politici (anche se Ratzinger è a tutti gli effetti anche un capo di stato, e dunque un leader politico).
"Mi sembra che sia venuto il momento per cristiani e musulmani di dare insieme una testimonianza sincera e decisa contro le divisioni, contro la violenza e le guerre". E ancora:  “ebrei, cristiani e musulmani credono in un Dio uno, creatore di tutti gli uomini. Possano gli ebrei, i cristiani e i musulmani riscoprire uno dei desideri divini, quello dell'unità e dell'armonia della famiglia umana, possano vedere nell'altro credente un fratello da rispettare ed amare” e “invece di essere strumentalizzati in conflitti reiterati e ingiustificabili per un autentico credente, il riconoscimento di un Dio Uno può, se vissuto con cuore puro, contribuire notevolmente alla pace della regione e alla convivenza dei suoi abitanti".
 Nell’articolo di Avvenire il giornalista fa notare che “ In un ulteriore passaggio della Esortazione, Papa Ratzinger osserva come il rapporto tra cristiani e musulmani abbia ‘spesso assunto la forma della controversia dottrinale’ come ‘purtroppo queste differenze dottrinali sono servite come pretesto agli uni e agli altri per giustificare, in nome della religione, pratiche di intolleranza, di discriminazione, di emarginazione e persino di persecuzione’ “. Davvero parole che bisognerebbe dire ogni giorno e non solo quando scoppiano conflitti legati alla religione, ma meglio tardi che mai.
Per concludere, l’articolista chiosa così: “ Se il mondo islamico la pensa come il Papa, questo viaggio in Medio Oriente rappresenterà senz'altro una svolta nelle relazioni tra cattolici e islamici e una pietra importante sulla strada della pacificazione”. Ne sono convinto anche io.
 Solo una domanda Santità: quando era stata programmata la sua visita in Libano? A me risulta che ieri era il quinto giorno di spostamenti: prima in terra santa, poi a Beirut. Anche il vaticanista de  La stampa , qualche giorno fa, titolava. “ Lezioni di pace del prof. Ratzinger”. Curiosa coincidenza che queste “lezioni di pace” arrivino proprio in concomitanza con le “lezioni di odio” degli scalmanati in Libia e negli altri paesi offesi dal video blasfemo su Maometto. Una visita del pontefice in terra d’Islam si decide il giorno prima per il giorno dopo?  Dubbi sinceri per false verità.

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