E' stato come fare una seduta di psicanalisi. Questa serie ha fatto crescere una parte di me che era rimasta un po' indietro, bloccata", così Raoul Bova ha commentato il sequel di "Come un delfino", che nella prossima stagione tornerà sulle reti Mediaset.
Tutto è iniziato quando ha abbandonato lo sport in cui eccelleva, il nuoto, per dedicarsi al mondo del cinema: "Non ho avuto il coraggio di vincere - ha dichiarato a "Tv. Sorrisi e canzoni" via TgCom - Mi sono sentito sempre un perdente. Anzi un non vincente. Uno che per paura di perdere preferisce non rischiare di vincere".
Oggi si è riavvicinato al suo sport ("Credo di aver recuperato il mio rapporto con l'acqua"), ed ha compreso cos'è stato a frenarlo: "Le motivazioni con cui affrontavo le gare e lo sport. Con il senno di poi credo che se avessi avuto un'altra mentalità sarei potuto arrivare più in alto. Molto spesso gli atleti cercano di accontentare le persone a loro più care, l'allenatore, i genitori e scambiano l'affetto per la vittoria.