Quando si ha davanti un pezzo di storia così grande, è difficile fare presentazioni senza scrivere cose che non siano state dette già da tutti. L’hardcore italiano, nei primi anni ’80, fu l’unico caso di movimento musicale che poteva tranquillamente confrontarsi col proprio corrispondente americano senza esser ritenuto inferiore né meno personale come sound. Ben prima dei Negazione, degli Indigesti e dei Cheetah Chrome Motherfuckers, furono i Raw Power a conquistare gli USA, tanto che vengono ancora ricordati ed elogiati a distanza di trent’anni dai loro primi tour oltreoceano.
La FOAD Records, che ormai ha ristampato diverso materiale degli emiliani (oltre a gestirne il merch), quest’anno ha riportato alla luce il primissimo full length, You Are The Victim, uscito nel lontano 1983 sotto Meccano Records, la storica etichetta torinese che poi cambiò nome in Toast Records. Volendo fare le cose in grande anche questa volta, FOAD ha inserito nel cd anche un demo inedito, “God’s Course”, registrato nei primissimi giorni del 1982 e ritrovato per caso in mezzo alle cassette di Stiv “Rottame” Valli (colosso dell’hc italiano e della mitica fanzine TVOR). All’epoca non c’era ancora Mauro Codeluppi e le parti vocali erano affidate al fratello Giuseppe e al bassista Silvio. La differenza tra le voci, però, non è così marcata, perché – come vuole la regola – la registrazione è iper lo-fi e chi canta si sente molto poco, perché coperto quasi del tutto dagli strumenti. Il sound dell’lp non è poi così diverso: la qualità è maggiore, ma tenendo presente che molti di quei brani saranno ri-registrati e risuonati molto meglio su Screams From The Gutter, finisce che anche You Are The Victim sembra un demo. I pezzi qui sono però più lenti e leggermente meno grintosi, con delle chitarre meno distorte: il tutto è più vicino a Broken Bones e GBH rispetto a quanto verrà proposto dal gruppo qualche anno dopo. Si sentono spesso anche echi degli Stooges, dai quali i Raw Power hanno preso il loro nome: nonostante l’incredibile talento della band, dovremo aspettare il 1985 per avere il disco che la renderà grande in tutto il mondo. In ogni caso, chi ama veramente l’hardcore italiano non può non apprezzare quest’uscita, che ci riporta indietro nel tempo di trent’anni, quando i dischi potevano avere una qualità scadente ed essere attuali, personali e bellissimi. Il punk allora era concretamente una ribellione innovativa a un Paese nel quale la vecchia sinistra partitica rappresentava una classe operaia totalmente avulsa dal confronto con i nuovi movimenti giovanili. Non a caso a quel tempo i punk erano ritenuti, anche dagli autonomi, automaticamente fascisti, e venivano picchiati ai cortei senza pensare che potessero portare avanti rivendicazioni sociali condivisibili. Quell’epoca ormai è passata, non ritornerà mai più: i gruppi si sono quasi tutti sciolti, i posti occupati sono stati sgomberati, ma per fortuna ci sono rimasti i dischi.
Tracklist
You Are The Victim (1983)
01. Politicians
02. Police Police
03. Corrosive Water
04. Raw Power
05. Burning Factory
06. Hate
07. State Oppression
08. Don’t Let Me See It
09. You Are The Victim
10. Repression
11. No Card
12. Death Seller
13. Power
14. Nihilist
God’s Course (1982)
15. Power
16. For Me
17. I Hate The System
18. Chicken Song
19. X
20. No Future
21. Raw Power
22. Fuck Authority
23. Police Police
24. Destroy
25. Bastard
26. You Shock Me
27. Fabbrica
28. Destroy Of Society