Non è una cronaca dei primi del 900, non è il racconto delle pagine di un triste libro è cronaca di oggi, agost0 2013.
“Non ti affitto la casa, sei calabrese”
Accade ad Ada, giovane donna di Reggio Calabria. Ada resta a Chieti senza casa perchè la padrona dello stabile non si fida dei calabresi.
Ada, viveva in quell’appartamento da sei mesi, i rapporti erano cordiali poi a metà luglio nell’appartamento doveva essere fatto qualche lavoro di ristrutturazione e così Ada e alle altre tre inquiline devono trovare un altra location.
L’Adnk riporta che durante le ricerche, il gruppo si e’ imbattuto in un signore che fittava un appartamento ma questi, quando ha saputo che tra loro c’era una calabrese, si e’ rifiutato di concludere la trattativa. Non solo. Ha anche parlato con la proprietaria della casa che aveva ospitato Ada sostenendo che non avrebbe mai dato in affitto un appartamento a una reggina che avrebbe potuto portare il malaffare. La signora si e’ lasciata convincere e ha comunicato alla giovane la sua decisione di non confermarle piu’ l’affitto. ”’Alle altre ragazze -racconta Ada- ha detto che invece potevano rimanere”. Hanno trascorso un’ora al telefono per articolare un discorso iniziato con toni generici e finito con parole ”inequivocabili” che aveva lo scopo di scaricarla.
”Sono rimasta incredula, ho stentato a credere che la motivazione fosse quella – dice Ada con amarezza – Non so quanto tempo impieghero’ a elaborare quanto e’ successo. Ho molta rabbia ma ho deciso di raccontare questo episodio per i miei concittadini di Reggio Calabria. Gli avvenimenti di cronaca ci sono ma non si puo’ qualificare con questi un’intera citta”’.
Ada e’ convinta di citare in giudizio la proprietaria di casa per difendere l’onore di calabrese onesta. Anche le sue coinquiline le hanno dimostrato solidarieta’. Tutte hanno deciso che non torneranno in quell’appartamento.