da noi si paga solo il doppio
Secondo il presidente dell'Isvap Giancarlo Giannini l'aumento delle tariffe "non è la risposta corretta" alle difficoltà del settore. "Sulla determinazione del costo finale dell'Rc auto - ha aggiunto - intervengono numerosi fattori tipici dell'Italia, dallo stato delle strade all'elevata incidenza delle lesioni denunciate ma il confronto con quanto accade negli altri Paesi europei deve comunque far riflettere".
Un punto dove invece le imprese avrebbero dovuto (e dovrebbero) agire, anziché aumentare senza motivo i premi, è la diminuzione delle inefficienze e degli sprechi. Negli ultimi cinque anni, ad esempio, la presenza di uffici di liquidazione dei sinistri sul territorio è diminuita del 30%, il rapporto tra reclami e sinistri è peggiorato del 77%, l'importo delle sanzioni è salito del 40%. Giannini ricorda che le compagnie hanno sempre rinviato gli investimenti necessari, ma ora "è arrivato il momento di agire". Altri interventi auspicati dall'Isvap sono la tabellazione del danno biologico per gli incidenti più gravi e l'abolizione del rinnovo tacito
truffe in continua crescita
Un problema nel problema è rappresentato poi dalle cosiddette compagnie fantasma, ossia quelle imprese che operano senza autorizzazione. Dietro a premi molto convenienti e fuori mercato si cela spesso una truffa, che ovviamente non porterà ad alcun risarcimento in caso di sinistro. Il fenomeno è piuttosto diffuso, con 48 casi accertati dal 2002 ad oggi. "Imprese, operatori della distribuzione e autorità non possono non tenere in debita considerazione il diffondersi di un fenomeno, quale quello della evasione assicurativa, sintomo pericoloso in un segmento di mercato come la Rc auto" ha dichiarato il presidente Giannini.
Il Codacons afferma che i premi sono in realtà fino a cinque volte più cari e le cifre nell'Isvap sono "totalmente sottostimate". Il Codacons invita inoltre "il governo a inserire nella sua manovra anti-crisi l'Isvap tra gli enti inutili da cancellare o accorpare ad altri istituti".
Infine Federconsumatori propone come soluzione in grado di arginare il fenomeno quella di bloccare le tariffe. "Secondo un nostro studio - spiega il presidente dell'associazione Rosario Trefiletti - dal 1994 a oggi le polizze hanno conosciuto un aumento del +173%". Le proposte di Federconsumatori: blocco delle tariffe Rc auto e aumento di competitività del settore, con la richiesta di "eliminare del tutto quel vergognoso criterio di calcolo delle polizze che si basa sulla nazionalità dell'assicurato, prendendo in considerazione il 'rischio etnico'. Ci chiediamo come mai l'Isvap non sia intervenuta prima a tale proposito