Stamattina sono andato a trovare mia madre in questo posto dove l’hanno trasferita ieri, per la riabilitazione.
Nonostante sia a Cattolica, nelle Marche, con tutti i canoni perfetti, puliti e dignitosi di come le persone in queste terre sanno fare, mi è venuto un nodo in gola.
Vedere mia madre, li da sola, in una camera con una persona accudita da una signora Ukraina, ma ormai “fuori di testa”, mi ha lasciato una profonda amarezza e tristezza dentro.
Siamo arrivati, Teodoro ed io, con un nuovo televisore, di colpo quella camera in un certo senso si è riaccesa, lei non ha mai smesso di sorridere, martedì compie 89 anni, con una vita a dir poco spericolata, ma sempre sorridente.
Ha perso i suoi Genitori a 24 anni, si è ritrovata a dover fare il capitano di industria per necessità nel ’47 , donna e sola, e poi mio Padre nel ’64 sempre in incidenti stradali e poi suo Figlio, mio Fratello Taffy nel ’77, e il tutto in mezzo ad una serie di alti e bassi che la vità ti offre su un piatto di argento, in entrambi i casi.
L’ultima “botta” quella di Betty due anni fa, Lei le voleva bene!
Raccontare la sua vita non basta un libro, sintertizzarla nemmeno, e per chi la conosce, capisce il perchè, ma nonostante tutto, sorrideva, anche in mezzo a quel nulla di quella stanza, in un posto dove la gente è messa li per morire e spesso dimenticata.
E di questo ho parlato a mio Figlio, e alla capo sala della Casa, alla quale ho detto di rimettercela in sesto il più presto possibile e mandarcela a casa.
Qualunque sacrificio, nottata, discussione, non saranno mai così pesanti da non garantire ad una persona che sta diventando “vecchia” quell’amore e quel sollievo nel rimanere nella propria casa, con le persone che ti vogliono bene, accudita, amata.
Un altra grande lezione è uscita oggi ad insegnare, e cosi essa sia!
This morning I went to visit my mother in this place where they have transferred her yesterday, for rehabilitation.
Despite being in Cattolica, in the Marche Region, well organized, clean and dignified as the people in these lands can do, I had a lump in my throat.
See my mother, there alone in a room with one person cared from a lady Ukrainan, but now “out of her head,” left me with a deep bitterness and sadness inside.
We arrived, Theodore and I, with a new TV, all of a sudden the room in a way it is turned back on, she never stopped smiling, next Tuesday will turns 89, with a life nothing short of reckless, but always smiling.
She lost her Parents at age 24, she found herself having to make the captain of industry necessairly in ’47, and only one woman, and then my Father, always ina car accidents in ’64 and then his Son, My Brother, Taffy ’77, and all in the midst of a series of ups and downs that life offers you on a plate of silver, in both cases.
The latest “hit” to Betty two years ago, She loved her!
Telling her life is not enough just a book, not even sintetyze, and for those who know her, understand why, but despite everything, she was smiling, even in the midst of this nothing that room, in a place where people are put there to die and often forgotten.
And on this I have spoken to my Son, and to the chief room of the house, to which I said to put her on track as soon as possible and send her to us at home.
Any sacrifice, night, discussion, will never be so heavy as not to provide to a person who is getting “old” that love and that relief to remain in their own home, with people who love you, cared for, love you.
Another great lesson to teach is out today, and so it is!