Se lasciamo da parte i soliti post che trattano argomenti "classici", ormai sempre più ricercati in rete (ad esempio Gnome uno dei quali con degli accessi davvero strepitosi) mi lascia perplesso la totale assenza nel riepilogo mensile di articoli in cui confidavo molto.
È probabile che magari riprenderanno quota nei prossimi mesi, dopotutto non sarebbe la prima volta che ciò accade (basta far caso l'attesa suscitata dalla usicta di Ubuntu 13.10 Saucy Salamander), vi confesso però che sono rimasto balestrato nel preparare ieri questo post statistico.
Tanto per cominciare mai e poi mai avrei sospettato che Gnome continuasse ad spuntarla articolo scritto di getto e per pura curiosità mi portasse così tanti lettori da porlo a essere l’articolo più letto scritto nel mese di novembre 2013. 1.- Copiare, fare il mirror e riscaricare i pacchetti Debian.Riscaricare tutti i pacchetti .deb installati.
Si potrebbe volerlo fare per necessità di mirror o di backup, o per creare un set di CD che soddisfi le dipendenze. Il trucco può essere realizzato con:
# COLUMNS=200 dpkg -l | grep '^ii' | awk '{ print $2 }' > /tmp/pkglistTerminato il download, si dovrebbero vedere tutti i file .deb in /var/cache/apt/archives/. Si veda anche il metodo apt-move sync successivo, potrebbe essere ciò di sui si ha veramente bisogno.
# cat /tmp/pkglist | xargs apt-get --download-only --reinstall -y install
2.- Il sistema Debian 'alternatives', un modo elegante per impostare i valori predefiniti per il sistema.debian-alternatives, un sistema che assegna un nome generico (genname) a ciascuna classe di applicazioni, in modo che con quel nome si possa avviare l’applicazione idonea.
3.- Systemd offre agli utenti la possibilità di eseguire un'istanza di systemd per gestire i propri processi e servizi.systemd offre agli utenti la possibilità di eseguire un'istanza di systemd per gestire i propri processi e servizi, consentendo di avviare, fermare, abilitare e disabilitare le unità che si trovano in certe directory quando systemd viene eseguito dall'utente. Ciò è utile per demoni e altri servizi che comunemente non vengono avviati da root oppure utilizzano un utente apposito, come avviene con mpd.Setup. startx.
Nota: Questo passaggio non è necessario se si intende utilizzare l'autologin.Si faccia gestire la propria sessione da
systemd-logind
. Se systemd è stato eseguito come sistema di init, allora non è necessario compiere alcuna operazione. L'utente dovrà ora lanciare un'istanza di systemd inserendo quanto segue nel proprio ~/.xinitrc
: /usr/lib/systemd/systemd --user &
4.- Due parole sul Tahr, chiamato anche Trusty.tahr (o thar) dell'Himalaya (Hemitragus jemlahicus) è un grosso ungulato strettamente imparentato con la capra selvatica. È originario delle colline rocciose e boscose e delle pendici montuose dell'Himalaya, dall'Asia Centrale e dal Kashmir settentrionale fino alla Cina. Trascorre i mesi estivi pascolando ad altitudini più elevate, per poi scendere ad altitudini inferiori e formare gruppi misti di maschi e femmine in inverno. La sua scoperta si deve a Charles Hamilton Smith ed una sua prima descrizione compare già nella monumentale opera Regne animal di Cuvier (1827). In passato, tutte e tre le specie di tahr venivano classificate nel genere Hemitragus. Tuttavia, recenti studi genetici hanno dimostrato che queste specie non sono così imparentate tra loro come ritenuto in precedenza. Di conseguenza, il tahr del Nilgiri è stato incluso nel genere Nilgiritragus e quello dell'Arabia in Arabitragus; nel genere Hemitragus è rimasto il solo tahr dell'Himalaya.
5.- Svelato il nome e la roadmap di Ubuntu 14.04: c’è un caprone in arrivo.rilascio di Ubuntu 13.10 “Saucy Salamander”, gli sviluppatori del team Canonical sono già pronti per mettere le mani su quella che sarà la prossima release 14.04.E c’è davvero da rimboccarsi le maniche, considerati i numerosi problemi che Mir e il suo livello di compatibilità con X, XMir, stanno avendo. E poi ci sono numerosi altri grattacapi nella quale è stata la stessa Canonical a volersi causare: tutta colpa di questa benedetta (o maledetta, dipende dai punti di vista) convergenza con il settore mobile. Mark Shuttleworth ha da qualche giorno annunciato il nome in codice della nuova release di Ubuntu: Trusty Tahr è il codename scelto per questo ciclo di sviluppo di Ubuntu 14.04, che come al solito vedrà nell’aggettivo riflettersi alcune delle caratteristiche principali del development della nuova versione. Il tahr, per conto suo, è un animale (secondo me stupendo) asiatico che somiglia ad un grosso caprone di montagna.
6.- ElementaryOS ha abilitati di default tutti i repository ufficiali di Ubuntu.Elementary ha abilitati di default tutti i repository ufficiali di Ubuntu. Ciò vuol dire che per installare qualsiasi cosa presente in archivio, sarà comunque possibile digitare il buon vecchio "sudo apt-get install ...". Se invece preferite l'installazione grafica, il Software Center è a portata di mano. Non fatevi ingannare dall'icona e dal nome: l'applicazione è esattamente identica all'Ubuntu Software Center. Infatti, anche se Elementary ha già un suo Software Center, è stato scelto di non inserire quest'ultimo in Luna, essendo un progetto non ancora maturo.
L'installazione solitamente si effettua con il Live CD. Il sistema operativo può essere eseguito direttamente dal CD (sebbene con una significativa perdita di prestazioni), permettendo così agli utenti di provare elementary OS ed eventualmente scovare delle incompatibilità hardware o mancanza di driver prima di effettuare l'installazione. La distribuzione risiede in un unico CD, e richiede un minimo di 512 MB di memoria RAM.
7.- ElementaryOS Luna si presenta con un desktop pulito e una barra superiore che ricorda quella di GNOME-Shell.Elementary OS è una distribuzione GNU/Linux per personal computer, basata su Ubuntu Linux. È una distribuzione orientata verso la semplicità, ma allo stesso tempo anche al minimalismo (per via della scarsità delle possibilità di configurazione grafica di quasi tutte le applicazioni), basata su Ubuntu Linux della quale utilizza i repositories, più altri specifici. Peculiarità è l'uso di un ambiente desktop chiamato Pantheon, una versione modificata di GNOME 3. Come installer utilizza Ubiquity, mentre come window manager utilizza gala, una versione modificata di Mutter. Graficamente presenta un desktop molto simile a quello di Mac OS X, con una dock ancorata in basso, plank (una versione modificata di docky), ed una barra di stato situata di default nella parte alta dello schermo, Wingpanel.
L'interfaccia, studiata da zero per risultare intuitiva e minimale, risulta anche molto leggera e adatta per l'utilizzo su computer datati.
8.- Una delle novità principali della Clock App è il nuovo layout della pagina per la ricerca delle città.Una delle novità principali della Clock App è il nuovo layout della pagina per la ricerca delle città. Il pulsante di ricerca è stato totalmente ridisegnato e ora presenta alcuni puntini bianchi disposti a formare un triangolo su sfondo rosa. Il campo di testo adiacente, inoltre, è stato allungato fino a occupare in orizzontale tutto lo schermo.
Migliorati anche i risultati di ricerca rendendoli più precisi ed ordinati. La città trovata viene ora mostrata in alto, con un carattere più grande mentre lo stato è proprio sotto di essa, con un carattere più piccolo. Questo rende molto più semplice la lettura, dato che precedentemente città abbastanza lunghe creavano molti problemi di spazio.
Per quanto riguarda il Timer, inserire intervalli di tempo già preconfigurati è ora più facile. Basta cliccare su "Aggiungi in basso". Sarà possibile scegliere l'intervallo di tempo prima che il timer scatti e il nome per ricordare la configurazione.
9.- Ubuntu 13.10 “Saucy Salamander” e famiglia pronte per il download.Canonical oggi ha annunciato che Ubuntu 13. 10 “Saucy Salamander” è disponibile per computer da tavolo e smartphone. La prima versione mobile di Ubuntu offre un SO ottimizzato e un'interfaccia per dispositivi mobili, spianando la strada per una totale convergenza dei dispositivi e creando una piattaforma unica per l'informatica moderna. La versione 13.10 per computer da tavolo beneficia di migliorie alla funzione di ricerca Smart Scopes e alle prestazioni dei dispositivi grazie alla convergenza cellulare/PC, preparando il terreno per la convergenza totale su tutti i dispositivi. La versione 13.10 include la prima vera versione di Ubuntu, permettendo alle aziende OEM, agli operatori di telefonia e ai rivenditori di silicio di integrare Ubuntu nei dispositivi mobili nel 2014.
10.- I comandi ps e top mostrano lo stato dei processi in corso all'interno del sistema.Shell noto come ps (process state), ci mostra lo stato dei processi in corso all'interno del sistema; in pratica, lanciando il comando ps viene visualizzata una lista dei processi correnti; vediamo un possibile output di ps:
$ psPID TT TIME CMD
19480 00 0:00 ps
ps specificato senza ulteriori opzioni ci restituisce l'ultimo processo eseguito, potremo in ogni caso utilizzare gli argomenti ax e aux per ottenere una lista più completa; ax mostra i processi relativi al nostro utente e agli altri senza specificarne l'dentità, aux permette di visualizzare anche le user degli altri utenti e i corrispondenti processi eseguiti.
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