Reading da"Failing To Protect" di Rosa Freedman(Hurst &Company-; 2014)

E' importante riformare l'ONU ?

Il dibattito è  sempre aperto.

E perché poi se ne continua  a parlare?

Perché l'ONU, che avrebbe dovuto garantire pace e sicurezza, sviluppo e difesa, non sempre si è rivelata, nel corso degli anni, con le sue decisioni e le sue missioni di pace, all'altezza del compito prefissato.

E di ciò, e qualche volta anche di peggio ( mi riferisco, in particolare, agli scandali degli abusi sessuali da parte dei caschi blu ,emersi ultimamente dalle cronache dal Sud del mondo) ne leggiamo purtroppo ogni giorno.

Ma il suo operato non è, comunque, tutto  male. Qualcosa di positivo c'è. E non è neanche, a dire il vero, poco.

Le informazioni desunte dalle operazioni da parte delle sue missioni di pace, dagli stessi esperti qualificati, che invia sul posto e dalle Ong ad esso collegate sono comunque utili,  in quanto servono e consentono confronti, dibattiti, risoluzioni.

Una riforma totale delle Nazioni Unite  per la Freedman è impossibile (è sopratutto una questione di spesa impossibile da affrontare) ma qualcosa si può fare per  i singoli enti esistenti. E senza incidere neanche troppo per quanto concerne l'aspetto economico.

Il saggio di Rosa Freedman è in lingua inglese. Di seguito qui  in basso la proposta di un brevissimo stralcio, in italiano, tratto da Nigrizia (marzo 2016), la rivista mensile dei Comboniani di Verona.

Un modalità(diciamo un assaggio) che è, in altre parole, un implicito invito alla lettura e all'approfondimento del tema.

 <<L'Arabia Saudita ha una reputazione negativa per violazioni di diritti umani in parecchi ambiti (...).Ma gode della protezione delle vicine nazioni del Golfo e di alleanze politiche dentro l'Organizzazione della cooperazione islamica. Le sue ricchezze, il petrolio in particolare, gli storici legami con gli Stati Uniti e la posizione di prestigio che vanta tra gli Stati islamici concorrono a fare sì che le altre nazioni  prestino poca attenzione alla questione degli abusi dei diritti e ancora meno siano interessate a chiedere conto al regime saudita di violazioni contro i propri cittadini.>> (Pag.114)

Che ne dite?

                   a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)