Non troppo tempo fa frequentavo un amico che mi teneva costantemente aggiornato su ogni minimo dettaglio della sua vita, compresi quelli che solitamente si nascondono al mondo “civile”. Era così limpido ed esplicito nello svelare i suoi segreti – che quindi tali non erano – che andava tranquillamente in giro a raccontare le sue “perversioni” sessuali, comprese le liste di filmati porno che scaricava di giorno in giorno e ciò che mettema, uhm, in pratica nell'intimità con la sua ragazza.
Non era una questione di ignoranza o burinaggine. La persona in questione è laureata in campo scientifico, svolge un lavoro di responsabilità e ha persino un diploma di conservatorio. Semplicemente lui è/era così come lo vedevi, nel bene e nel male (ne parlo al passato perché da tempo non ci incrociamo più).
Poca riservatezza? Poco tatto? Eccessiva invadenza? Probabile.
Poi però accade l'esatto contrario. Immaginate la scena: un bel giorno succede che una persona che credevi di conoscere piuttosto bene ti confessa che da anni conduce un'esistenza parallela. Convive con una tizia conosciuta sul Web, di cui non ha mai rivelato nulla in tutte le volte che ci si è visti faccia a faccia. Scopri poi tra i due c'è pure una differenza d'età non trascurabile, e ti viene in mente tutte le volte in cui, in passato, ha fatto delle sparate conservatrici o moraliste su amici comuni che avevano una vita sentimentale piuttosto allegra e salterina.
Ora, io ho il potere di non rimanerci più male per certe scoperte. La vita ti fodera di acciaio inox, e impari fin troppo presto ad aspettarti sempre e comunque il peggio dalle persone. Questi episodi mi danno piuttosto modo di riflettere sulla nostra scarsa conoscenza della psiche umana. Anche quando crediamo di aver capito certi meccanismi, ci sono persone che riescono a stupirci e a sovvertire le nostre certezze.
Per natura sono sempre stato piuttosto diffidente nei confronti dei perfettini. Ossia di quelli tutto lavoro, famiglia e chiesa. È innaturale non lasciarsi mai andare, non avere passioni, reprimere ogni parvenza di creatività (intesa in senso generico). Forse per la mia inclinazione alla scrittura “fantastica”, ho spesso pensato che persone del genere abbiano una doppia vita. Perfetti maritini e impiegati di giorno, travestiti di notte. O con l'amante minorenne. O con passioni ancora più proibite.
Bizzarro che, proprio mentre sto ultimando la prima stesura di Milano Doppelganger, sia saltata fuori una vera storia di doppia personalità che mi riguarda così da vicino. Bizzarro e un tantino inquietante.
A voi è mai capitato di scoprire qualche vero doppelganger?