In un precedente post, abbiamo cercato di spiegare un fatto molto semplice. Questo: non c’è bisogno di appellarsi sempre al Fairplay Finanziario, le squadre spendono quando possono. E lo fanno grazie ai ricavi milionari e diversificati. Se provano a imbrogliare, vengono punite (vedi City e Psg, anche se il capitolo sulla leggerezza delle sanzioni andrebbe trattato a parte).
Quindi, se il Real Madrid spende 60 milioni di euro, è perchè può. Lo dimostra il bilancio 2013/14 delle Merengues, pubblicato il 5 settembre e in attesa di approvazione da parte del consiglio direttivo del club, il prossimo 21 settembre. I ricavi totali, comprese le attività di player trading, hanno fatto registrare la cifra record di 603,9 milioni di euro. Il 10,9% in più rispetto allo scorso anno. L’utile netto è stato di 38,5 milioni di euro, il 4,4% in più rispetto all’anno precedente. In calo, rispetto allo scorso anno, l’indebitamento finanziario del 21% , che è pari a 71,5 milioni di euro. Il fatturato al netto delle plusvalenze derivanti dal calciomercato è pari a 550 milioni di euro.
Lo schema dimostra come il club di Florentino Perez si sia dimostrato abile ad aumentare la diversificazione dei ricavi, ovviando nella maniera migliore all’abbassamento della soglia di entrate derivanti dal Santiago Bernabeu. Mentre la proprietà lavora all’ampliamento del nuovo stadio (non senza problemi), i ricavi sono stati aumentati nei comparti marketing e amichevoli. Due ambiti legati tra loro, soprattutto quando si tratta di compiere tournée internazionali. Sarebbe bene ricordare che il Real è stata la prima squadra europea a giocare una serie di partite amichevoli in Giappone, a inizio anni Duemila, sfruttando la presenza in squadra di un giocatore letteralmente venerato a Tokyo e dintorni come David Beckham.
Ma non è l’unico dato interessante ad emergere dal consuntivo Blanco. Il Real è una vera e propria locomotiva economica in Europa. Negli ultimi 15 anni le entrate dei campioni d’Europa sono sempre aumentate, con un trend annuale di crescita del 12%. La voce più in crescita resta quella del marketing, mentre resta stabile quella relativa ai diritti tv. Un risultato che permette al Real di essere la squadra con il più alto fatturato al mondo: superati i 400 milioni del Bayern nel 2013, dopo il Triplete.