Regia: Shawn Levy
Anno: 2011
Titolo originale: Real Steel
Voto: 6/10
Pagina di IMDB (7.1)
Pagina di I Check Movies
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Partiamo dal presupposto che se i produttori sono Steven Spielberg e Robert Zemeckis è difficile che il film sia un fiasco. Aggiungiamoci poi che la trama è ispirata ad un racconto (Acciaio) di Richard Matheson, la percentuale di successo aumenta. E per finire infiliamo in un cast già formato da Hugh Jackman (non sto a presentarvelo) e Evangeline Lilly ("quella" di Lost), anche il giovane Dakota Goyo che fortunatamente risulta simpatico e non stucchevole. Insomma è quasi il protagonista della pellicola, rendendola appetibile anche ad un pubblico più giovane. Tutta la storia mi è piaciuta abbastanza, anche se avrei preferito una durata maggiore della pellicola e soprattutto una crescita evolutiva da parte di Atom. Sì, per certi aspetti abbiamo un richiamo al primo Rocky (anche se trovo impossibile fare un paragone), ma il famoso combattimento finale è avviene in maniera troppo repentina, non viviamo a pieno la metamorfosi che può avvenire nel robot della discarica, acclamato dal popolo. Un'arma vincente è quella di raccontare un futuro prossimo (siamo nel 2020) non troppo fantascientifico e non troppo differente dall'oggi che viviamo. Ok ci sono i robot che combattono, ma è non è qualcosa di sconvolgente o impensabile. Ci può stare, è abbastanza realistico e non è comunque una novità ad esclusione del tablet al posto del semplice telecomando. Un bel budget a disposizione inoltre permette di gestire senza strafare tutte le spese, comprese quelle degli effetti speciali. Non si rimane a bocca aperta, ma i robot sono perfetti: movimenti fluidi e determinati. Capiamo che si tratta di mezzi meccanici ed elettronici, ma li viviamo come se esistessero davvero. Semplicità e realismo, non ci fanno mai pensare che qualcosa sia impossibile. Il punto di forza è che non si cerca niente di sensazionale, per esaltare maggiormente la storia di padre e figlio (ricorda anche un po' Over The Top) e del piccolo Atom che era un robot da allenamento, un incassatore, che sfida il campione dei campioni. Da questo punto di vista però secondo me abbiamo alcune lacune e la storia di Davide contro Golia (o della piccola Cenerentola) è fin troppo abusata. Ciò che esalta maggiormente il mio interesse è comunque la vicenda che ricorda anche i vecchi cartoon giapponesi anni ottanta o perché no il Shinji Ikari di Neon Genesis Evangelion... Ma è tutta un'altra storia. Da vedere ed apprezzare.