S’ ammanta di tristezza la sera
quand’anche l’ore sono assopite
e china il capo financo l’araldo
or sazio e domo d’allegrie.
Se furon fatte parole di resilienza
di speme futura e di fidanza
fu sol per vano confidamento
e desiderio che nulla s’ avveria.
Ma duole l’oggi l’aver appreso
che mai bestemmia fu più greve
di chi non seppe capire ciò che vide
e disconobbe i suoi stessi sensi invisi.
Se di futuro vuoi veder destinazione
sappi esser pregna di bellezza
che la tristezza s’ annulla
con un cuore che batte di tenerezza.
Chiara