Magazine Cinema
Visto in DVD.
Un pescivendolo di Napoli, con una famiglia, benvoluto da amici e parenti, partecipa alle selezioni per il grande fratello (su insistenza dei figli); passa la prima tornata. Da quel momento comincia per lui un'ossessione, una psicosi; ritiene di essere costantemente sorvegliato da qualche oscuro decisore di Cinecittà, comincia a regalare i propri avere per dare una buona impressione, vende l'attività, viene allontanato dalla famiglia.
Fiaba nera di un Garrone particolarmente ispirato. Come regia siamo al solito; camera a mano, inquadratura incollata ai personaggi (si sofferma più a lungo del dovuto o evita il campo-contro campo se riconosce un'espressione affascinante), ambiente che interviene come quinta teatrale, ma anche come evidenziatore di un mood. Però Garrone è bravo non soltanto nel muovere una cinepresa; sceglie attori i cui corpi parlino per loro, ne mostra i corpi, le manie e le imperfezioni per spiegare un'intera galassia di personaggi; scegli location butterate come i i suoi protagonisti, decadenti, kitsch e accoglienti allo stesso tempo; utilizza colori pastello bellissimi che fanno il paio con le musiche sognanti di Desplat. La trama è condotta senza enfasi e senza picchi, ma come un lento sprofondare... ma uno sprofondare quasi felice per il suo protagonista.
Infine il cast è impeccabile, a metà strada fra attori perfetti e persone prese dalla strada risultano sempre credibili, naturali, come fossero personaggi di un reality. L'accento (o il dialetto) napoletano danno un colore ed una profondità ai dialoghi che un italiano perfetto non avrebbe dato e pazienza se in una scena (ma una contata) non c'ho capito quasi nulla.
L'aggettivo felliniano è qui piuttosto fuori luogo, questa è a tutti gli effetti una favola; la magnifica scena d'apertura con un lungo pianosequenza su una carrozza trainata da cavalli bianchi detta già il ritmo del film, la seguente scena con un numero considerevole di riti kitsch per il matrimonio e la foto di gruppo dei parenti sulla piscina (perfetta per disposizione dei corpi e colori) dettano l'umore e lo stile visivo.
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