Realizzato in laboratorio un dispositivo basato su superconduttori, in grado di trasferire un campo magnetico facendolo sparire e riapparire a distanza.
I "wormholes" (o " ponti di Einstein-Rosen") sono affascinanti oggetti relativistici, per ora del tutto ipotetici, che potrebbero collegare regioni lontane dello spazio-tempo, realizzando di fatto le più ardite idee fantascientifiche sui viaggi interstellari e attraverso il tempo. Per costruirne uno, tuttavia, sarebbe probabilmente necessaria una " Materia Strana" con densità di energia negativa, la cui esistenza è quantomeno dubbia.
Perciò, almeno sulla base delle conoscenze e delle tecnologie attuali, la costruzione di un wormhole in laboratorio sembra un compito impossibile. Un articolo apparso su Nature, però, mostra che un oggetto per certi versi simile, almeno dal punto di vista dei campi magnetici statici, può essere facilmente costruito e potrebbe avere anche utili applicazioni, ad esempio in campo medico.
L' idea prende spunto da una proposta fatta alcuni anni fa da un gruppo capeggiato dal fisico teorico Greenleaf per costruire un "wormhole" per le onde elettromagnetiche. Basato sui metamateriali aventi indice di rifrazione negativo, potrebbe consentire la propagazione delle onde elettromagnetiche tra due punti nello spazio attraverso un tunnel invisibile. Tuttavia, sebbene i metamateriali abbiano permesso un controllo senza precedenti delle onde elettromagnetiche, ralizzando "mantelli invisibili" e "buchi neri" ottici (non gravitazionali), la realizzazione concreta di un tunnel spaziale elettromagnetico non è stato possibile finora.
La nuova ricerca, invece, dimostra sperimentalmente che è possibile costruire un wormhole magnetostatico. Per fare questo, gli autori hanno utilizzato il dispositivo mostrato nella figura qui sopra. Un cilindro (d) "conduttore" interno, realizzato con un mu-metal (un materiale ferromagnetico altamente permeabile ai campi magnetici, impiegato per la schermatura dei dispositivi elettronici), circondato da un doppio guscio sferico in cui lo strato interno (c) è costituito da un materiale superconduttore ad alta temperatura ( ossido di rame, ittrio e bario) che devia il campo magnetico, mentre il guscio esterno (b) è realizzato con un altro mu-metal, diviso in 150 pezzi tagliati e posizionati in modo tale da cancellare perfettamente la curvatura del campo magnetico. L'intero dispositivo (a) è posto in un bagno di azoto liquido, per poter lavorare al di sotto della temperatura critica in regime di superconduttività.
Le misure sperimentali confermano che il wormhole trasferisce il campo magnetico da un capo all'altro del dispositivo attraverso un percorso che è non magneticamente rilevabile. Il campo magnetico da una fonte ad una estremità del tunnel appare all'altra estremità come un campo magnetico monopolare isolato, creando l'illusione di un " monopolo magnetico". "Da un punto di vista magnetico il dispositivo si comporta come un tunnel spaziale, come se il campo magnetico fosse trasferito attraverso una dimensione speciale" ha aggiunto Jordi Prat-Camps, candidato al dottorato in fisica presso la Universitat Autònoma de Barcelona e co-autore dell'articolo.
Riferimenti: -
http://www.nature.com/articles/srep12488#ref9
- http://www.tomshw.it/news/creato-in-laboratorio-un-wormhole-che-sposta-campi-magnetici-69325