Una delle più grandi incognite di Oculus Rift è il suo sistema di controllo. Al momento, la compagnia di Palmer Luckey sembra non aver ancora indicato una possibile soluzione, perciò proliferano nel frattempo soluzioni alternative più o meno brillanti.
La strada dei controller a sensori di movimento è la più battuta, anche se la soluzione di Realm, compatibile con Oculus Rift, sembra essere particolarmente ingegnosa. Realm, infatti, usa la resistenza per misurare l'impiego di energia o, per meglio dire, la forza. In questo modo, in base a quanto faticherete, la vostra forza sarà riflessa all'interno del gioco; non a caso, Realm tenta di posizionare la sua tecnologia anche nell'ambito fitness.
All'atto pratico si tratta di due manubri, collegati con un filo elastico a una fascia sull'addome del giocatore. Più tirate, più sarà forte il colpo all'interno del gioco; in questo modo, i creatori di Realm sperano di comunicare la tensione muscolare che si prova impugnando una spada, il peso di un fucile tra le braccia, o l'intensità di un pugno.
La tecnologia si chiama IMU ("unità di misurazione dell'inerzia") ed è in grado di tracciare i movimenti della mano e del corpo, misurando accuratamente la posizione, la velocità e la direzione dei movimenti; combinata con la resistenza, e usando un algoritmo, questo sistema permette di raccogliere precisamente dati biometrici come forza, potenza e dispendio di energia.
Durante le demo mostrate era possibile, per esempio, prendere a spadate degli zombi, o partecipare a un incontro di boxe; si tratta di una periferica interessante, anche se ha chiaramente bisogno di giochi costruiti intorno alle sue funzionalità. Voi cosa ne pensate?