Nella mia mente, relegata alla fantasia, da moltissimi anni, vive una donna che però è completamente diversa da me.
Non è l’amico immaginario o l’angelo custode, ma una fantasia della mia mente, una ricostruzione della mia vita. Questa donna si chiama come me, ha i miei stessi anni, due figli maschi, però lavora, vive in una bella città, è sicura di sé, ordinata, ben vestita, magra.
Lei è ciò che non sono!
E’ questa fantasia un modo per immaginarmi una vita diversa e per sopportare delusioni dolorose?? forse!! ma queste mie fantasie vanno avanti da moltissimi anni, prima ancora del matrimonio.
Forse sono un modo per condurmi alla tanto desiderata libertà interiore, forse un raccontarmi verità in ombra, sublimare attraverso la fantasia la misera condizione umana, un desiderio inespresso, forse tutto o forse nulla di questo, forse solo il piacere di “creare” altro da me, dalla mia vita.
Paragonata a questa donna di fantasia io sono una schiappa: mai troppo ordinata, mai troppo magra, mai troppo bella, mai troppo felice.
Ieri, ieri sera, ero bella io, la me reale!
Un pantalone bianco, stretto al punto giusto, una casacca viola, scollata, da lascire le spalle scoperte, raccolta da una piccola cintura, ottimo trucchetto per non far vedere troppo i fianchi e il mio lato B, troppo B!!!
Ieri sera camminavo sicura di me, non mi succede mai!
Certo l’abito non fa il monaco, certo è solo una sicurezza apparente, un castello di sabbia, ma ogni tanto, quando succede, mi godo la costruzione, aspettando l’onda che arriverà….quando il mare è calmo l’onda non arriva subito!!!