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Realtà dislessica

Creato il 30 agosto 2010 da Lucas
Soffro di come una sorta di blocco del blogger: non so cosa dire, cosa cercare, cosa leggere apposta per farmi leggere. Parimenti però sento l'urgenza della presenza e allora scrivo, non so bene cosa, ma scrivo. E dico che stasera su L'Onda di La 7 quando è arrivato Mentana e ha detto ai conduttori e agli ospiti Lerner e Feltri «hanno (o avete?) tutti ragione» ho capito che il giornalismo italiano non riuscirà mai a educare la politica, né a sorvegliarla; ho capito che il Quarto Potere è uno scarto nemmeno tanto buono come il quinto quarto dal quale, almeno, si ricavano lampredotto e trippe varie. La realtà sfugge ai giornalisti perché essa è una brutta bestia che non si coglie solo tentando di accusarla, di giustificarla o di prenderne le distanze come per dire "io non c'entro". La realtà è come la digestione: è un fenomeno non controllabile dalla nostra mente. La realtà non è rappresentazione e per questo ci sfugge come le rondini che adesso si dirigono verso la Libia nella speranza di non veder più tornare quella faccia tumefatta di una delle tante marionette del Potere. Gran parte dei giornalisti italici soffrono di dislessia della realtà: scambiano le lettere, modificano le parole e la realtà s'invola, migra come le rondini appunto. I giornalisti alla Mentana mi ricordano mia zia ottantenne che ha fatto a mala pena la terza elementare e che con onniveggenza il lunedì mi chiede di comprarle in edicola il settimanale Sorrisi & Cazzoni.

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