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Realtà o finzione?

Creato il 07 ottobre 2013 da Monica @lovedlens
Realtà o finzione?Chi è veramente Edward Bloom? un abile narratore di storie mai vissute o un uomo che ha avuto la straordinaria fortuna di poter vivere una vita veramente piena e avventurosa? Se potesse rispondere William, suo figlio, non ci sarebbero assolutamente dubbi: per lui il padre è solo un uomo bravo  nel saper incantare le persone con storie fantastiche al limite dell'assurdo, come l'incontro con un uomo dall'aria spaventosa alto cinque metri arrabbiato con il mondo, la cattura di un pesce mitologico proprio il giorno della sua nascita e l'incanto con una cittadina piuttosto bizzarra. Storie che sembrano apprezzare tutti tranne William, che con il tempo si allontana dalla figura paterna non riconoscendo in lui alcuna forma di serietà o di contatto con la realtà.Ma le cose cambiano quando William torna a casa dei genitori dopo un lungo periodo di assenza a causa della grave malattia che affligge Edward. Attraverso un viaggio nei ricordi del padre, William scoprirà che il racconto di una storia può essere tanto importante quanto la realtà ma soprattutto che in essa possono risiededere molte più verità.Realtà o finzione?In Big Fish troviamo un Tim Burton sconnesso con i personaggi, le ambientazioni e i toni cupi e gotici che lo hanno reso celebre, per affrontare una volta tanto, argomenti diversi ma non meno importanti. Proprio per questo a mio avviso è tra i suoi film più belli.Alcune sequenze sono una vera gioia per gli occhi: il mondo visto attraverso le lenti di chi non ha abbandonato una visione della realtà infantile e fantastica è sempre ricco di grandi meraviglie, se queste sequenze sono poi condite da contenuti d'impatto emotivo rilevante, quello che se ne ricava non può che essere qualcosa di estremamente sorprendente.Bravissimi gli attori protagonisti che hanno saputo ben rappresentare l'evoluzione del rapporto padre-figlio e perfetta la colonna sonora di Danny Elfman.Una pellicola che non vanta grandi effetti speciali ma che può contare comunque su una bellissima prova di uno dei registi più amati di questi anni, che tratta sì temi diversi ma continuando al tempo stesso a portare sul grande schermo storie che hanno a che fare in qualche modo con la diversità. Un'opera che lascia il segno e che si fa amare per il modo particolare di raccontare una vita comune ma incredibile: l'eredità di un padre che non rinuncia a spendere gli ultimi giorni che rimangono nella narrazione di un passato leggendario, commuovendo lo spettatore in una vera e propria celebrazione della fantasia e della vita.
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