Anche se tutto sembra uguale a ieri, non è così.
Ogni giorno vengono sferzati numerosi colpi bassi, e meno bassi, al diritto di DIRE LA PROPRIA OPINIONE, se non uguale, s'intende, all'OPINIONE GIUSTA.
La domanda, lecita, su quale sia l'opinione giusta meriterebbe pagine e pagine, e non intendo certo tediarvi qui a lungo, ma per renderne l'idea faccio un esempio.
Qualche giorno fa la signora Boldrini affermava pubblicamente che esistono in Italia, e cito: "certi spot [...] in cui i bambini e il papà sono tutti seduti e la mamma serve a tavola" (pubblicato l'altro ieri: "CERTI SPOT" ITALIANI: proprio non piacciono alla Boldrini: http://laviadellavita.wordpress.com/2013/09/25/certi-spot-italiani-proprio-non-piacciono-alla-signora-boldrini/).Questo ha destato molte perplessità in molti italiani ma soprattutto nelle donne che mogli e madri si sono sentite tirate in causa, descrivendo come per molte, sia un piacere cucinare ed arrivare a tavola con "il piatto forte" per i propri figli e il proprio marito, ecco uno stralcio, questa donna scrive: "Io lavoro, e quando cucino trascorro uno dei pochi momenti rilassanti della giornata proprio perché so che li trascorrerò con mio marito e mio figlio. Negli altri Paesi europei una pubblicità simile non sarebbe mai stata trasmessa? Non ne dubito, gli altri Paesi non sono l'Italia, non hanno la nostra cultura per il cibo e le nostre abitudini familiari. Probabilmente gli altri Paesi europei non hanno nemmeno un Presidente della Camera che crede di dover rappresentare il popolo femminile."
Insomma qualcuno che non era d'accordo con la signora Boldrini c'era ma lungi, da quella donna e da tutte quelle donne che ne hanno condiviso il contenuto della lettera, insultare, boicottare o peggio ancora discriminare la Boldrini.
Solo un giorno più tardi Guido Barilla, proprietario della nota marca BARILLA, sentitosi preso in causa dalle Boldrini nelle sue scelte di marketing, intervistato a riguardo, dichiara su "La Zanzara" di Radio 24: " "Non farei mai uno spot con una famiglia omosessuale, non per mancanza di rispetto ma perchè non la penso come loro, la nostra è una famiglia classica dove la donna ha un ruolo fondamentale". Ammettendo anche che una dichiarazione del genere avrebbe potuto destare qualche perplessità in chi è sulla difensiva per principio, tengo a ricordare che mentre Guido Barilla rappresenta la sua multinazionale e paga di tasca sua gli spot, la Boldrini rappresenta il popolo italiano.Questa differenza, non tanto sottile, in tutti i casi, non è servita a limitare gli insulti, la discriminazione e peggio ancora il voler BOICOTTARE un'impresa italiana, come la Barilla, conosciuta in tutto il mondo che dà lavoro a milioni e milioni di persone fin dalle prime ore dalle dichiarazioni di Barilla. Ecco cosa scrive sul web un parlamentare del gruppo Sel, Alessandro Zan, pagato con le nostre tasse: ""Ecco un altro esempio di omofobia all'italiana. Aderisco al boicottaggio della Barilla e invito gli altri parlamentari, almeno quelli che non si dimettono, a fare altrettanto. Io comunque avevo già cambiato marca. La pasta Barilla è di pessima qualità".
Ecco solo un assaggio delle conseguenze che Guido Barilla ha dovuto subire e ancora subisce come persona e come imprenditore di un marchio così prestigioso in poche ore dalle sue dichiarazioni, tanto che ad un certo punto si è sentito costretto a precisare meglio le sue dichiarazioni senza però ritirare nulla di quello che aveva detto.
Ma le altre aziende concorrenti, trovano l'aggancio per "rilanciarsi" e accalappiare i boicotattori di Barilla, non solo strumentalizzandoli ma sfruttandoli. Buitoni scrive "Da noi posto per tutti" e Garofalo "Le uniche famiglie non Garofalo sono quelle che non amano la buona pasta", a sottolineare ancora una volta tutto l'OPPORTUNISMO che sta dietro, e direi anche davanti a noi!
E più cerco informazioni riguardo alla vicenda e più scopro insulti, gruppi di boicottaggio, dichiarazioni, petizioni come quella di Dario Fo, che scrive una petizione contro le dichiarazioni di Guido Barilla perchè inserisca omosessuali nei suoi spot: http://www.change.org/it/petizioni/guido-barilla-dove-c-%C3%A8-amore-c-%C3%A8-famiglia?share_id=EGQjPHFvrF&utm_campaign=share_button_mobile&utm_medium=facebook&utm_source=share_petition.
Dove Dario Fo impartisce una LEZIONe vera e propria di vita a Guido Barilla e pensate ha già 7.477 sostenitori firmatari.
Solo una vicenda, una delle tante, per capire quanto costi già oggi dire la propria opinione.
Pensate, magari proprio domani, il Senato potrebbe approvare la legge sull'OMOFOBIA, già passata alla Camera, e a quel punto, il Signor Barilla e come lui, molti altri che ogni giorno esercitano la loro libertà di pensiero, potrebbero non soltanto essere boicottati, come accaduto e sta accadendo per la pasta più conosciuta al mondo, ma denunciati e puniti per legge con sanzioni pecuniarie o peggio ancora la galera.
Pensateci, fin che potete!
Partecipate l' 11 ottobre 2013 a Roma alla manifestazione per difendere il DIRITTO ALLA LIBERTà DI PENSIERO: https://www.facebook.com/pages/La-Manif-Pour-Tous-Italia/273967302745211
Firmate contro la legge sull'omofobia: http://www.lanuovabq.it/it/sottoscrizioneCampagnaRaccoltaFirme.php
V.V