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Reattività ed Equilibrio sociale

Creato il 04 giugno 2014 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali
Molecola_saccarosio_modellodi Pietro Bondanini. Immaginiamo di scaldare una pentola contenente acqua e considerare molecole le persone componenti un gruppo. Se misuriamo la temperatura di ogni molecola e riscontriamo che è la stessa di tutte, possiamo affermare che il sistema “gruppo” è in equilibrio e tutte le molecole stanno immobili nel loro spazio di riferimento.  Se, sotto la pentola, apportiamo calore, le molecole più calde si sposteranno nella direzione opposta alla fonte di generazione e quelle più fredde verso la fonte stessa, creando un vortice la cui velocità aumenterà tanto più quanto aumenterà la temperatura nella pentola stessa. Quando, infine, sarà raggiunta la temperatura di ebollizione, i movimenti da vorticosi diverranno caotici quando l’acqua bollirà. In fase di ebollizione le molecole si scontrano al punto da far trasformare l’acqua in vapore.

Abbiamo immaginato che le molecole siano persone. Se immaginiamo ancora che la pentola sia un contenitore come la famiglia, il rione o il borgo, il municipio o il comune, la provincia, la regione, la Nazione, oppure la comunità etnica, linguistica, religiosa o culturale, è ragionevole pensare che, quando ogni persona così associata sta immobile nella propria posizione, la reattività nel sistema considerato, ha valore nullo. Ma la persona non è una molecola; le persone non sono tutte uguali e ne consegue che non è solo il calore esterno alla pentola che muove il sistema, quanto, invece sono le stesse persone che interagiscono nel ricercare una nuova postazione conveniente. Pertanto, oltre alle forze esterne di varia natura, occorre considerarne ancora altre, come quelle interne create tra le persone che reagiscono con comportamenti da calmo ragionato ad agitato nella sua forma da istintivo a caotico senza controlli.

La Reattività sociale, nasce dall’azione di forze che si generano nell’ambito di un gruppo sociale.  Queste forze sono di due generi: Forze di Impulso (Fi) e Forze neutralizzanti (Fn).

Le Forze neutralizzanti (Fn) attutiscono gli effetti delle Forze d’impulso (Fi). Le Forze d’impulso (Fi) sono quelle deputate alla creazione del Benessere. Le Forze neutralizzanti (Fn) sono deputate al mantenimento dell’equilibrio sociale.

Sono queste per osservare compiutamente le forme politiche esistenti o di progettarne altre al fine di valutare se le forme stesse conseguano equilibri conformi ai principi ideologici che le hanno generate.

L’Equilibrio sociale può essere rappresentato dall’espressione (Es) come risultante di una funzione del concatenamento degli effetti nascenti dal contesto storico, sul processo generatore d’impulsi (Gf) attivante lo sviluppo delle forze (Gf).

Equilibrio sociale (Es)

Es = fn{[Cs] -> [Ps] -> [Gf]}[*]

Contesto Storico (Cs)

In sintesi, la dinamica sociale si articola su tre ordini interdipendenti fn(o) che rappresento nelle parentesi [ ] e precisamente sul Contesto storico (Cs) che si manifesta nei suoi Cicli temporali (contingente, generazionale ed epocale) con il succedersi di Follie FOL che seguono allo sciame di Eventi EVE:

Cs=[fn(EVE FOL)]

Generatore d’Impulsi (Ps)

Si manifesta anche sulla dinamica del processo sociale (Ps) costituito dalla reattività che la società manifesta nel contesto storico (Cs) individuata strutturalmente nelle Derivate paretiane DER che risultano dalle cerniere che si formano tra Residui RES e Derivazioni DRZ:

Ps=[fn(DRZRES->DER)];

Generatore di Forze (Gf)

Infine sul generatore di forze (Gf) che agiscono sull’intero sistema sociale:

Gf=[fn(FnFi)];

Se legata a un particolare evento, non credo necessari, ulteriori sviluppi matematici all’espressione (Es), in quanto gli ordini (Cs) e (Ps) prevalentemente trattano quantità non misurabili nel senso, nella direzione e nell’intensità.

(Es) è solo un metodo per separare, in un particolare contesto storico, l’insieme dei vari aspetti che le azioni degli uomini assumono come componente delle forze (Gf), da quanto sfugge al controllo umano che si concretizza in (Cs) e dalle manifestazioni sorrette da atti, credenze, tradizioni, ideologie ecc. così come Pareto ci ha insegnato a individuarle nella sfera della logica sperimentale e in quella non sperimentale (Ps).

Diverso è il trattamento dell’ordine relativo al Generatore di forze (Gf).

Ritengo che il Generatore di forze (Gf), agisca solo sull’economia del sistema e coinvolga esclusivamente il bisogno materiale di vivenza per il conseguimento del benessere utilitaristicamente inteso. Cosicché, trattando solo i quattro fattori economici di produzione (terra, capitale, lavoro e impresa e le rispettive remunerazioni: rendita, interesse, salario, profitto), aggiungendo ai quali anche il fattore di Propagazione istituzionale, la cui remunerazione potrebbe ora essere individuata nel costo della pubblica amministrazione, la materia costituisce, nel suo insieme, il regno dell’analisi quantitativa e statistica.

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(*)“” =  interattività; “->” = sequenza

Featured image, molecole


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