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Reazione 1

Creato il 09 novembre 2012 da Virginie
Quello che ho scritto qui su Maio ha suscitato diverse reazioni che, e spero questa volta di non offendere nessuno, mi sembra meritino di essere messe in evidenza.
Copio perciò qui, una dopo l'altra, le argomentate reazioni di due "italiani di Maio". Intanto ne approfitto per ringraziare entrambi. E, naturalmente, ove necessario, rivedrò il testo che ho pubblicato.
Ho però fin d'ora una domanda: il signore che mi risponde dice che sono "stata mal informata: la legge n.527 del 1997 non è mai divenuta operativa in quanto l’Italia non ha MAI ratificato la convenzione con Capo Verde e quindi le nostre laute pensioni vengono erogate, decurtate e tassate in Italia", a me risulta pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Sarei grata a chiunque potesse dirimere la questione.
E anche una cosa da precisare: posso essere stata ingenerosa, sarcastica, odiosa, ma non ho inventato niente, nulla di quello che ho scritto è frutto della mia fantasia. Ma, ripeto, nuove verifiche sono in corso e tornerò a rettificare eventuali errori.
Qui la prima reazione
cara Turista smarrita,
sono uno dei “pazzi” che hanno scelto di vivere a Maio (ci trascorro tutto l’inverno con mia moglie) e vorrei puntualizzare qualche aspetto che forse, nel suo brevissimo soggiorno, le è sfuggito. Nel suo lungo articolo le dice alcune verità, diverse inesattezze ed una buona dose di sciocchezze, dando giudizi lapidari che forse avrebbero meritato un po’ più di cautela.
E’ vero che a Capo Verde non esiste nè ambasciata nè consolato ed è vergognoso che per una eventuale assistenza ci si debba rivolgere a Dakar e questo dipende dal disinteresse assoluto del nostro governo verso i suoi concittadini all’estero!
E’ vero che spesso l’energia elettrica viene tolta o erogata a singhiozzo e questo dipende dalla scarsa o nulla propensione dei Capoverdiani alla manutenzione dei macchinari.
E’ vero che diverse persone si sono improvvisate “costruttori” difettando di esperienza e di competenze specifiche, ma alcuni hanno realizzato qualcosa di buono.
E’ vero che sull’isola si sono avvicendati personaggi poco raccomandabili, alcuni mezzi delinquenti, altri solo “scappati di casa” senza arte nè parte, in cerca di avventure, di mezzi poco chiari per sbarcare il lunario, (per altro, se lei ha girato il mondo come dice, avrà trovato ovunque diversi esemplari di questa “fauna”) ma qui abita anche gente per bene, normale, che cerca solo di vivere in tranquillità. Io “sverno” qui da sei anni e MAI ho avuto problemi con la popolazione locale: ho ottimi rapporti coi capoverdiani, alcuni sono proprio amici e MAI mi sono sentito escluso per questo dalla comunità italiana!! Anche la definizione di comunità italiana è un po’ una sciocchezza: siamo un discreto numero di pensionati che trascorre qui l’inverno e naturalmente ci ritroviamo spesso tra noi a chiaccherare, a bere un caffè, a cena in qualche locale (che definire ristorante sarebbe eccessivo), andiamo a pescare insieme, ma questo non fa di noi una comunità, siamo semplicemente amici che si frequentano. Ed i capoverdiani ci conoscono, ci rispettano e soprattutto ci distinguono dall’altro “tipo” di residenti (di cui parlavo sopra) che a loro volta si ritrovano in altri locali, in altri ambiti: non è che qualcuno emargina qualcun’altro, è semplicemente che “chi si assomiglia si piglia”, cioè ciascuno frequenta i suoi simili. In sei anni non ho MAI visto nè conosciuto qualcuno che sia fuggito da Maio per contrasti personali ((se mai qualcuno ha cambiato aria, deluso nelle sue aspettative di vita o di facile guadagno).
I rapporti tra italiani e maiensi sono talmente “tesi” che ogni anno, per Natale, organizziamo una festa per i bambini degli asili: lo scorso anno allo spettacolo, nel piccolo stadio cittadino, hanno assistito 470 bambini, provenienti da tutti i paesini dell’isola e ciascuno di loro ha ricevuto un pacco dono con dolciumi e giocattoli: ci tassiamo di una cifra modesta, lavoriamo per un paio di settimane, ma la gioia negli occhi dei bambini e il loro sorriso ci ripagano di tutto.
E’ assolutamente falso parlare di relazioni degenerate tra i Capoverdiani e gli italiani, di strategie di resistenza che sfociano in aggressioni!!!! Ma chi le ha raccontato queste storie??? Ci sono un paio di italiani (quelli della famosa fauna) che comportandosi da perfetti imbecilli, criticano, provocano, offendono i maiensi e vengono quindi ripagati della stessa moneta: qualche insulto e qualche cazzotto (meritatissimi entrambi), ma in certe via di qualsiasi città italiana non scoppiano forse liti tra balordi???? Contariamente a Sal e soprattutto a Boavista, dove la criminalità è violenta e diffusa (sono quotidiane le aggressioni sulle spiagge in pieno giorno) qui abbiamo a che fare con piccoli furti e le rapine che qualcuno ha subìto per strada di notte sono attribuibili a gente venuta da Praia. I maiensi sono gente tranquilla con un solo vero difetto: la scarsa attitudine al lavoro (salvo poche lodevoli eccezioni), ma attribuire la ricchezza ostentata da molti (???) ad improbabili traffici di droga è quantomeno fantasioso e fuorviante: la semplice verità è che praticamente ogni capoverdiano ha almeno un famigliare che lavora all’estero (gli abitanti residenti a Capo Verde sono un terzo di quelli emigrati!) e quindi ogni famiglia riceve ogni mese una certa cifra di denaro che gli permette di vivere dignitosamente ( a Maio ben ci sono 3 banche, più l’ufficio postale, dotate di sportello Wester Union!!) e di non scaldarsela molto per cercare un lavoro.
Certo Maio non è il Paradiso terrestre (perchè ne esiste uno??): la nave che dovrebbe portare settimanalmente gli approvvigionamenti a volte “salta”, il nuovo ospedale che è stato costruito con sovvenzioni del Liectenstein, manca di medici e di attrezzature, la strada che i portoghesi hanno asfaltato lo scorso anno per collegare il nord dell’isola è miseramente franata in più punti dopo tre giorni di pioggia. O.K.! Ma di progetti abortiti, di soldi buttati, di opere incompiute è pieno il mondo e proprio noi italiani dovremmo stare zitti: “striscia la notizia” docet!
Il fatto che il turismo fatichi a decollare a Maio è semplicemente per la scarsità dei collegamenti aerei e marittimi con le altre isole: questo è un annoso problema che il governo centrale capoverdiano sembra non voler risolvere: due navi che fino e due anni fa assicuravano un “quasi regolare” collegamento con Praia, trasportando merci e persone, sono affondate nel giro di un mese e non sono state sostituite adeguatamente; per un breve periodo un catamarano ha svolto un servizio regolare, ma poi gli è stata revocata la licenza all’attracco; i voli aerei sono effettuati 4 volte alla settimana, ma solo “da e per” Praia, precludendo la possibilità di attirare un turismo breve in visita dalle altre isole. A noi residenti va bene così perchè: meno gente=meno casino=meno delinquenza=meno problemi; certo che per chi vive di turismo .....
E quanta sicumera nella sua affermazione “Maio non decollerà MAI”!!!!!!
Per quanto riguarda in nostro villaggio, lo “Stella Maris”, vorrei fare qualche precisazione:
1- Gianni Selva Bonino, che lo ha costruito, non ha “abbandonato l’avventura”: dopo averlo terminato ed averci lautamente guadagnano, ha pensato bene di tornare in Italia a godersene i frutti.
2- la targa all’ingresso è stata criticata e derisa da noi per primi: neppure Michelangelo ha sentito l’esigenza di autocelebrarsi dopo la realizzazione della Cappella Sistina. Ma a volte la megalomania gioca brutti scherzi!
3- il villaggio non è affatto disabitato: da metà ottobre a metà aprile (guarda caso, la stagione fredda in italia!) noi “pazzi pensionati” occupiamo diversi appartamenti e c’è un certo avvicendamento anche di gente che ci viene per uno o due mesi.
Da ultimo vorrei risolvere l’atroce quesito che l’attanaglia: “cosa ha richiamato tutti questi italiani a Maio?”
Non posso naturalmente rispondere a nome di tutti, ma per quanto riguarda me e diversi amici pensionati come me, ecco svelato il segreto: il CLIMA: No, dico: il clima!!
Con quello che risparmiamo sul riscaldamento in Italia ci paghiamo il biglietto aereo e passiamo l’inverno a 24/28 gradi, senza neve, senza pioggia, senza nebbia, con una brezza costante che mitiga il “bollore” del sole, andando a pesca in un mare limpido (a marzo arrivano le balene ad allattare i loro piccoli, proprio qui davanti al nostro villaggio!) Le pare poco?? A noi no!!
E per inciso: io non ho aperto alcun conto presso nessuna banca di CapoVerde: il necessario per vivere lo prelevo con la visa dal mio conto italiano. E per quanto riguarda le presunte agevolazioni fiscali le devo comunicare che lei è stata mal informata: la legge n.527 del 1997 non è mai divenuta operativa in quanto l’Italia non ha MAI ratificato la convenzione con Capo Verde e quindi le nostre laute pensioni vengono erogate, decurtate e tassate in Italia.
Per concludere: Maio non è “meravigliosa”, ma ci si vive bene (e le garantisco che pur sostenendo ciò, non ho mai assunto in vita mia alcun cibo allucinogeno!!) Da anni giravo il mondo per vacanze subacquee, guardandomi intorno per valutare la possibilità di un trasferimento post-pensione, sono stato 6 mesi in Madagascar a fare volontariato, ho conosciuto gente tutti i colori e di tutte le religioni, sono stato amico di tutti ed ho aiutato tanti, ogni volta che ho potuto. E quando sono partito dall’Italia, dopo aver sconfitto un cancro, alla ricerca di un luogo caldo, sufficientemente civilizzato, politicamente e religiosamente “tranquillo”, ho scelto Maio sapendo bene che non è il Paradiso terrestre, ma, senza troppe illusioni, senza troppe pretese, semplicemente un posto buono per viverci (con un po’ di spirito di adattamento).
Il fatto è che la realtà di un luogo e della gente che ci abita è un po’ troppo complessa per essere “afferrata “in soli 4 giorni e lei avrebbe dovuto evitare i giudizi sommari e le “sparate” con cui ha farcito il suo post. Cordiali saluti.
roberto macchi

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