REBECCA LA PRIMA MOGLIEdi Daphne du Maurier
"La notte scorsa ho sognato che tornavo a Manderley."
Trama: A Monte-Carlo, la giovane dama di compagnia dell'eccentrica e petulante signora Van Hopper fa la conoscenza di Maxim de Winter, un affascinante e ricco vedovo inglese. Una volta sposati fanno ritorno alla splendida residenza di lui in Cornovaglia, Manderley: una tenuta da sogno immersa nel verde e a pochi passi dal mare. La nuova signora de Winter si renderà presto conto che vivere in quell'immensa casa può essere un incubo: il ricordo di Rebecca, la prima moglie di Maxim, è infatti ancora molto forte e presente in ogni angolo della villa, nei servitori, negli amici di famiglia. Un fantasma che sembra destinato a rimanere l'unico vero padrone di casa, capace anche di mettere in seria crisi il matrimonio appena celebrato.Giudizio personale: La lettura di questo romanzo è stata un insieme di emozioni e reazioni contrastanti, culminate in un finale che mi ha lasciata in bilico fra il perplesso e il soddisfatto. La prima parte del libro può risultare un po' ostica in quanto molto descrittiva: la du Maurier si dilunga in dettagli narrati minuziosamente, il che può rendere un po' lenta la lettura, ma al contempo rende viva la storia. Se chiudiamo gli occhi infatti, ci sembrerà di essere nel parco di Manderley, circondati dai fiori dei quali pare quasi di sentire il profumo, con le onde del mare che si infrangono sugli scogli poco lontano. Ma la straordinaria capacità descrittiva dell'autrice non si ferma alla scenografia, lei dà corpo ad ogni singolo personaggio tanto da rendere il lettore partecipe della storia. Quante volte avrei voluto "urlare" alla protagonista di darsi una svegliata, di smetterla di autocommiserarsi e piangersi addosso, di prendere in mano le redini della sua vita e quanto avrei voluto metterla in guardia del perfido scherzo che le prepara la governante, Mrs. Danvers, del quale chiunque si sarebbe accorto. E poi c'è questo perpetuo confronto con la perfetta Rebecca, confronto che avrebbe distrutto emotivamente qualsiasi seconda moglie, e che sembra ulteriormente accentuato dalla scelta della du Maurier di non farci conoscere il nome della nuova signora de Winter, quasi a voler rimarcare il concetto che nessuno sarà mai all'altezza di Rebecca, tanto meno questa giovane sciocchina. Le atmosfere gotiche del romanzo vengono poi amplificate da una rivelazione improvvisa, ma che certo non semplificherà la vita ai giovani sposi. La lettura a questo punto procede veloce fino ad arrivare a un finale sorprendente, che però non sono sicura mi abbia soddisfatta del tutto. Nel complesso un romanzo affascinante, coinvolgente e scritto meravigliosamente.Voto: 8,5Citazione: "Credo che prima o poi arrivi per tutti, nella vita, il momento in cui si è messi a dura prova. Tutti noi abbiamo un demone personale che ci pungola e ci tormenta, e alla fine dobbiamo combatterlo."
Titolo originale: RebeccaTraduzione: Marina MorpugoEdizione: Il SaggiatoreCollana: NarrativaPagine: 383Prezzo: 10,00 €Anno: 1938Codice ISBN: 978-88-565-0003-5
Magazine Cultura
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