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RECCO-BRESCIA seguita da 78mila spettatori. MOLTI O POCHI?

Creato il 22 maggio 2012 da H2opolo @edoardo_osti
RECCO-BRESCIA seguita da 78mila spettatori. MOLTI O POCHI?
  "Sono usciti i dati Auditel riguardanti le finali di pallanuoto mschile e femminile entrambe in diretta su Rai Sport 2, disputate lo scorso fine settimana. Gara 2 maschile Brescia-Ferla Recco è stata seguita da 78mila spettatori, mentre la finalissima Recco-Imperia della Final Four femminile di sabato a Civitavecchia da 40mila spettatori in totale. Si tratta di dati record per la stagione"
Questo il laconico commento della FIN sui dati Auditel relativi alle finali maschile e femminile della massima serie di Pallanuoto. Dopo essermi chiesto se si trattasse di record positivo o negativo, mi è venuta voglia di vedere cosa succede negli altri sport considerati di nicchia.
Una analisi molto interessante, volta a dimostrare come "Il rapporto 1 a 300 dei diritti televisivi riconosciuti al basket ed al calcio non è poi così giustificato", riporta dati 2012 relativi al passaggio del basket e del volley che riassumo in questa tabella:  

RECCO-BRESCIA seguita da 78mila spettatori. MOLTI O POCHI? Quando Quanti (media)

Anticipo del sabato pomeriggio 206.000 spettatori

Posticipo domenica sera 153.000 spettatori

SuisseGas Final Eight 220.000 spettatori


RECCO-BRESCIA seguita da 78mila spettatori. MOLTI O POCHI? Quando Quanti (media)

Finale Coppa Italia 249.000 spettatori

Tie Break Lube Macerata -  Diatec Trentino 429.000 spettatori


Attenzione, sono numeri che si avvicinano a quelli delle gare meno importanti della Serie A di Calcio, il che significa che Basket e Volley stanno acquistando terreno sul mercato dei diritti televisivi, mercato che noi al momento non sappiamo nemmeno in che via risieda.
Insomma, se la nostra gara più importante della stagione attre 78 mila spettatori, pari al 33% della media del basket e quasi 1/4 delle cifre raggiunte dal volley, allora credo che ci sia molto da fare.
Ma non credo che si possa dare tutta la colpa all'istituzione FIN, che pure ha macinato poco in questi anni. Occorre creare una strategia e adottarla tutti insieme: purtroppo siamo molto abituati a stare seduti a guardare e a lamentarci. Quando capiremo che (anche) questo è il nostro grande limite e cominceremo a porvi rimedio sarà il momento in cui risorgeremo.
Cominciamo anche solo a comunicare di più, a connetterci tra di noi: io, nel mio piccolo, vi segnalo la mia pagina facebook e il mio profilo twitter. La speranza è che vi connettiate almeno con me.
@edoardo_osti http://www.facebook.com/SpreadingWaterpolo

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