Eva viene dalla Spagna. Per come ci hanno abituato negli ultimi dieci anni, è impossibile non aspettarsi una produzione depressiva e demoralizzante... e infatti già dalla prima scena, con un bel flashforward, si fissano le basi per un finale drammatico. Nonostante questa partenza scontata il film si riprende subito e, senza tanti giri di parole e senza tanti spiegoni, ci proietta in un futuro non troppo lontano, dove la robotica è una scienza scolastica alla portata di tutti, ma dove in pochi (se non il reietto protagonista) si preoccupano dei sentimenti delle povere creature basate sul silicio.
Chi sarà mai l'androide nascosto nel film?
A far da apparente contorno al dilemma etico/morale troviamo una storia d'amore tormentata e piuttosto banale, ma che alla fine sarà la chiave di volta per chiudere il cerchio e dare un indegno finale ad una pellicola dall'incredibile potenziale sprecato.Fondamentalmente, però, Eva è piacevole e, nonostante navighi in un mare di prevedibilità, fa di tutto per mostrarsi come un intelligente film d'autore, con gli effetti speciali nei punti giusti e le recitazioni di ottimo livello.
Peccato che sia solo l'ennesima pillola blu!
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