Da grande amante del genere horror ieri mi sono imbattuto nell'inedito Hostel 3, terzo capitolo della saga nata dalla geniale mente di Eli Roth, questa volta però rilasciato soltanto in dvd dalla specialista del genere Stage 6 Films, una compagine della Sony.
Eli Roth ha lasciato la regia per mettersi dietro il timone della produzione, ma la sua mano si vede e come, le ambientazioni sono molto simili ed il nuovo regista Scott Spiegel riesce facilmente a seguire le sue orme.
Scott non è molto conosciuto nell'universo delle grandi produzioni, ma sta pian piano prendendo piede un'ottima carriera nel mondo del home video, nella sua carriera infatti spicca la regia di Dall'Alba al Tramonto 2 e Il Mio Nome è Modesty, due titoli molto apprezzati nonostante il budget basso.
Le trama scorre abbastanza bene senza punti morti, i soggetti sono ben costruiti e nonostante i componenti del cast non siano molto conosciuti sembra che riescano benissimo a cogliere l'anima di questo horror.
Hostel 3 spazia dall'horror al thriller a sfondo psicologico senza sforare mai nello splatter e questo è un vero punto di forza, nei primi due capitoli infatti le scene di tortura rappresentate nei film sguazzano alla grande nel sangue, rendendo a volte troppo pesante la visione del film.
Un altro grande pregio di questo capitolo sta nel senso di sorpresa che spesso la trama ci porta ad avere, molti infatti sono i colpi di scena e tutti molto ben congeniati dal regista.
Il cast come detto non è molto conosciuto, ma riesce comunque a dare un'impronta realista al titolo, attori come Kip Pardue, Brian Hallisay, John Hensley e Sarah Habel sono il giusto mix di novità e professionalità per un titolo del genere.
Nel cast spicca anche come top actor il nome di Thomas Kretschmann, il suo ruolo è piccolissimo, ma è quel poco che fa serve a far crescere il tasso tecnico del giovane e sconosciuto cast.
Bellissima la scelta della location, si passa infatti dai vari paesi dell'est Europeo dei primi due capitoli alla mia amata Las Vegas, chiaro che non c'è solo la città piena di luci nel film, ma viene mostrata una parte della città sconosciuta ai più quella abbandonata e perfetta per Hostel.
In conclusione posso affermare che Hostel 3 nonostante sia un prodotto per l'home video è ben riuscito e non fa rimpiangere i primi due capitoli.
La casa di produzione Stage 6 da anni oramai è leader del mercato e con titoli come Quarantena 2, Zombie Strippers, The Experiment, Attack the Block e l'ultimo Insidious sta portando una nuova giovinezza all'intrattenimento casalingo.
Frenck