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Recensione: "1Q84" di Haruki Murakami (Einaudi)

Da Valentinabellettini
Carissimi astronauti,
finalmente trovo tempo e modo di pubblicare la recensione a uno dei romanzi che più mi ha sorpreso, coinvolto ed emozionato: "1Q84" di Haruki Murakami!
Devo ancora finire di leggere il terzo e ultimo libro, ma intanto ho già belle che pronte le recensioni ai primi due volumi.
Oggi mi dedicherò al primo.
Recensione:
Titolo: 1Q84 (Libro 1 Aprile - Giugno)
Autore: Haruki Murakami
Editore: Einaudi
Collana: Super ET (l'edizione che ho preso è il cofanetto dell'intera trilogia)
Pagine: 394
Data dell'edizione: 16 settembre 2014
ISBN-13: 978-8806222901
Trama:
Aomame è spietata e fragile. È un killer che, in minigonna e tacchi a spillo, con una tecnica micidiale e impalpabile, vendica tutte le donne che subiscono una violenza. Tengo è un ghost writer che deve riscrivere un libro inquietante e pericoloso come una profezia.
Entrambi si giocano la vita in una storia che sembra destinata a farli incontrare. Ma quando Aomame, sollevando gli occhi al cielo, vede sorgere una seconda luna, capisce che non potranno condividere neppure la stessa realtà.
Mai come in 1Q84 Murakami ha esplorato le nostre ossessioni per dare vita a un mondo così personale, onirico e malinconico.
Accolto in Giappone come il suo capolavoro, 1Q84 è un romanzo che contiene universi.

Recensione:

Le recensioni e gli articoli di Universi Incantati


Premessa: Ciò che avete letto qualche riga più sopra, ecco, io non lo sapevo.
Ho comprato questo libro a scatola chiusa, non sapendo minimamente di cosa parlasse perché, oltretutto, nell'edizione da me comprata, e che racchiude in un cofanetto l'intera trilogia, non è riportata nemmeno la trama.
L'ho acquistato perché ne avevo sentito parlar bene, sia dell'opera sia dell'autore (che ho imparato infatti a conoscere proprio con questo libro), in più l'ho trovata in sconto, quindi non potevo non sfruttare l'occasione!
Mi è piaciuto subito.
Mi ha colpito all'istante, sia per lo stile di scrittura (con quelle metafore ricercate) sia per come è impostata la narrazione, poiché sa svelare i misteri poco alla volta (e fino al Libro 1 ne svela ben pochi!) intrecciando inaspettatamente le situazioni dei due protagonisti in modo da colpire il lettore quando meno se l'aspetta, in un mix di mystery, thriller, fantasy, fantascienza (nella fattispecie "ucronia") e persino erotico, con dei temi adulti e profondi, ma ciò nonostante, scorrevole e piacevole da leggere.
Ma cosa dico piacevole... da proprio gusto!
Ogni capitolo del libro si alterna tra la vita di Aomame e quella di Tengo, narrate in terza persona. Preciso subito che si tratta di vite separate che, apparentemente, non hanno nulla in comune e nulla a che fare l'una con l'altra.
Siccome ho iniziato a leggere il libro senza conoscere la trama, nel primo capitolo mi ero fatta una certe idea della protagonista femminile Aomame: impeccabile, silenziosa e riservata, la sua unica preoccupazione è quella di arrivare in ritardo al lavoro. Essendo vestita in minigonna e tacchi a spillo darebbe da pensare che si tratti di un lavoro in ufficio, invece, nel terzo capitolo si scopre la sua vera natura: Aomame è una killer professionista! La sua piccola, insospettabile arma (aggettivi che rispecchiano anche lei stessa, devo dire) è una sorta di rompighiaccio che si usa per perforare un punto preciso dietro alla nuca, che corrisponde alla parte inferiore del cervello; colpendo questo punto, si bloccano tutte le funzioni vitali, e la vittima muore per un arresto cardiaco.
E' un modo silenzioso e sicuro per uccidere, probabilmente anche freddo per come è calcolato, tuttavia appare "sentito", perché Aomame recita una preghiera ogni volta che un uomo le muore tra le braccia. Questo accenno alla sua sensibilità l'ho trovato affascinante, e quando poco dopo ho scoperto che Aomame non lo fa per soldi, ma perché sotto quella facciata di uomo per bene, quel tipo torturava la moglie, ecco che, automaticamente, la killer si è rivelata un'eroina. Aomame agisce infatti per conto di una distinta signora che offre rifugio, sostegno e... diciamo "supporto", alle donne che hanno subito violenze.
Tengo è l'opposto di Aomame.
Ama la vita tranquilla: professore di matematica di giorno, e scrittore nel tempo libero e di notte. La sua vita, però, è destinata a non essere più così cheta dal momento in cui, sebbene riluttante, accetta la proposta del suo editor di riscrivere il manoscritto di un'autrice diciassettenne di nome Fukaeri per candidarlo, revisionato e corretto dal principio alla fine, al premio per giovani scrittori; Tengo, irrimediabilmente affascinato dall'opera della ragazza (pur con i suoi difetti di stile) riscrive d'accapo e migliora la sua "La crisalide d'aria". Si tratta, ovviamente, di una pratica illegale, e quando Tengo incontra Fukaeri di persona, capisce che la giovane non solo ha la difficoltà di esprimersi col linguaggio scritto, ma anche con quello parlato; Fukaeri, infatti, è dislessica.A quel punto Tengo comprende che non ci vorrà molto prima che qualcuno si accorga che Fukaeri non avrebbe mai potuto scrivere "La crisalide d'aria" con quello stile esperto e con tanta proprietà di linguaggio, soprattutto non sarebbe sfuggito nel caso in cui avesse vinto il concorso, attirando l'attenzione dei media. La cosa che fa più paura a Tengo, comunque, è che il romanzo di Fukaeri sembra avere un significato profondo e un messaggio nascosto da divulgare; Tengo è convinto che ci sia qualcosa di autobiografico nella storia della capra cieca e della bambina che fuggì da una comune, inoltre ci sono questi misteriosi "Little People", che stando a quanto affermato dalla ragazza, esisterebbero davvero.
Le vite di Aomame e Tengo sembrano indipendenti l'una dall'altra, intoccabili, specie quando s'ipotizza che Aomame sia stata catapultata (non si sa come né perché) in un 1984 alternativo, da lei identificato come 1Q84. Con l'avanzare della lettura, però, emerge che i due si sono conosciuti in un lontano passato, e lei addirittura sta aspettando proprio di rincontrarlo... Entrambi, infatti, sono single per scelta; da parte sua, Tengo non vuole impegnarsi con nessuna.
Al tempo stesso, però, entrambi lasciano sfogare i propri appetiti sessuali (molte le scene di sesso esplicite): Aomame con degli incontri occasionali (i suoi gusti in fatto di uomini sono alquanto bizzarri! Del resto, tutta la sua personalità è "particolare"); Tengo facendo da amante a una donna sposata.
Ma non è solo nel passato che le vite dei due si sono incontrate (a proposito, è avvincente scoprire i loro aneddoti dell'infanzia e dell'adolescenza, come ad esempio il motivo per cui Aomame ha iniziato a indossare le vesti di giustiziere); verso la fine del libro, il loro intreccio sembra sempre più vicino. Pagina dopo pagina, il lettore è in trepidante attesa di quell'incontro, ma nel contempo si affaccia un dubbio: se Aomame si trova nel 1Q84, Tengo dov'è? Ancora nel 1984? Pare che solo nel cielo di Aomame siano visibili le due lune, chiaro segno della realtà alterata in cui si trova.
Ripensando alla teoria di Einstein citata all'inizio ("Un oggetto non può che essere in un solo tempo e in un solo luogo") e ai vari, piccoli punti in comune dei due protagonisti, il lettore perde quel suo solito ruolo da spettatore ed entra in gioco perdendosi in ragionamenti e congetture... o almeno è quello che è successo a me ;)
Tanti, e di un certo peso, i temi trattati nel libro.
La violenza sulle donne è uno degli argomenti preponderanti (cit. "La società giapponese è ancora molto indulgente nei confronti dei maschi"): per via della burocrazia, le donne rischiano di dover aspettare troppo tempo (il che si traduce in subire nuove e continue violenze) prima di ottenere il divorzio (se lo ottengono); grazie ad Aomame e alla signora, nessuna donna correrà più rischi, nemmeno quella sui cui convergerebbero le nuove attenzioni dell'uomo violento. Il maschilismo della società lo si nota anche nella figura della poliziotta Ayumi: piuttosto che darle ruoli importanti, le è stato affidato il solo compito di fare le multe, pur essendo una professionista con le armi.
Un altro argomento centrale è la religione: tra la "Società dei Testimoni" e un'altra setta che non vi rivelerò, mai avrei pensato che questo libro trattasse, per l'appunto, di sette e di esoterismo! Se lo avessi saputo non mi sarei avvicinata alla lettura: sono sensibile all'argomento; mi trasmette inquietudine. Ma cosa mi sarei persa se mi fossi lasciata vincere da questo ostacolo...!
Il libro non è auto conclusivo, e piuttosto, restano aperte parecchie domande.
Fortunatamente ho acquistato il cofanetto, e comunque, nella prima edizione pubblicata sotto la collana "Supercoralli" è accorpato anche il secondo libro, quindi vi basterà continuare la lettura di qualche altra pagina per cominciare ad averne, se non altro, alcune delle risposte.
Se dovessi definire "1Q84" (Libro 1) con due soli aggettivi direi: unico e indimenticabile.
Il voto di Universi Incantati:
Recensione:



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