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Recensione: "9 giorni"

Creato il 23 dicembre 2015 da Ilary
Recensione: giorni Titolo: 9 giorni Titolo originale: Burnt Paper Sky Autore: Gilly Macmillan Editore: Newton Compton Pagine: 416 Prezzo: 12,00 € cartaceo / 2,99 € ebook
Rachel Jenner è sconvolta e in preda al panico: suo figlio Ben, di soli otto anni, è scomparso, e lei non sa come affrontare questa tragedia. Inoltre, a peggiorare la situazione, ci sono gli obiettivi della stampa e le telecamere delle TV che la seguono ovunque vada. È vero, ha commesso una leggerezza: ha perso per un attimo di vista Ben e lui è sparito, perciò tutto il paese ora pensa che lei sia una madre terribile e che vada condannata. Ma che cosa è successo veramente in quel tragico pomeriggio? Stretta fra il dramma di aver perso suo figlio, le indagini della polizia sempre più serrate e la pubblica gogna dei media, Rachel deve affrontare un'altra agghiacciante realtà: tutto quello che sa di sé e dei suoi cari si rivelerà una gigantesca bugia. E non c'è più nessuno, nemmeno nella sua famiglia, di cui la donna possa fidarsi. Il tempo stringe e forse il piccolo Ben potrebbe essere ancora salvato, ma l'opinione pubblica ha già deciso. E tu, da che parte starai?

RECENSIONE
9 giorni, romanzo d'esordio di Gilly MacMillan che ha ottenuto ottime recensioni prima all'estero e poi anche in Italia dove è stato pubblicato da Newton Compton, è un thriller psicologico che affronta il tema della scomparsa di un bambino, il piccolo Ben, dai punti di vista della madre, Rachel Jenner e del detective incaricato alle indagini, James "Jim" Clemo. Ben scompare nel nulla una mattina di ottobre mentre sta facendo una passeggiata in un parco con la madre e il suo cagnolino: Rachel, pensando che in fondo non ci fosse nulla di sbagliato nel lasciare al bambino un po' di libertà, gli permette di proseguire da solo ma, quando giunge nel punto in cui avrebbe dovuto ritrovarlo, Ben non c'è. Inizialmente la madre pensa a un gioco, pensa che forse Ben si è nascosto per farle uno scherzo, ma dopo qualche minuto capisce che il bambino è davvero sparito. Scattano subito le ricerche e mentre la polizia indaga, Rachel non solo deve affrontare il dramma della scomparsa del figlioletto, ma deve anche far fronte alla gogna mediatica a cui viene sottoposta, con l'opinione pubblica che la considera una madre snaturata e forse persino responsabile della sparizione. Come se non bastasse, il detective Clemo porta alla luce dei segreti di famiglia che riguardano Rachel e sua sorella Nikki, e la donna, già molto provata, si ritrova a non saper più di chi fidarsi e a chi credere. Il romanzo inizia dalla fine, con un prologo che si svolge un anno dopo il fatto, e poi la storia è raccontata tutta in flashback, alternando, come ho detto prima, le voci narranti di Rachel e Jim, che raccontano in prima persona gli avvenimenti dal loro punto di vista; nel prologo non è lasciato minimamente intendere come poi si sia risolta la sparizione di Ben, se il bambino sia stato trovato e se sia stato trovato vivo, ma quello che capiamo è che questa vicenda ha lasciato dei segni profondi su Rachel e su Jim, che da allora non sono più stati gli stessi. La psicologia e l'introspenzione la fanno da padrone in 9 giorni che, infatti, è un thriller abbastanza anomalo, non è il classico thriller investigativo, quanto appunto un romanzo che vuole indagare l'aspetto psicologico e l'impatto emotivo che può avere un fatto come la sparizione di un bambino. Da un lato, l'autrice ci fa calare nei panni di una madre in preda alla disperazione, ci mostra con realismo cosa possa significare vivere con l'ansia e il timore di non sapere dove sia il proprio figlio e se sia ancora vivo, dall'altro, ci offre un punto di vista esterno, quello del detective, per raccontarci come un simile caso venga vissuto da chi ha l'incarico di risolverlo. Interessante è anche l'analisi da parte di Gilly Macmillan di come un avvenimento di questo tipo influisca sull'opinione pubblica e su quanto possano essere pesanti e dolorosi i giudizi che tutti, al giorno d'oggi, si sentono in diritto di esprimere su internet, in nome della libertà di parola; questo è un tema che fa molto riflettere perché, è inutile negarlo, quando sentiamo o leggiamo certe notizie, tendiamo tutti a sparare sentenze senza magari rendersi conto di quanto possano essere devastanti su chi, come nel caso di una madre che perde un figlio, sta già soffrendo moltissimo e si ritrova per di più bersagliata da critiche e insulti di perfetti sconosciuti che si permettono di giudicare senza sapere. Bene, parlando da un punto di vista personale, devo dire che 9 giorni mi è piaciuto abbastanza però non è riuscito ad appassionarmi come speravo. In generale l'ho trovato un buon libro, è scritto bene e l'autrice ha fatto un ottimo lavoro per quanto riguarda la caratterizzazione dei protagonisti e la loro psicologia, però la storia è molto lenta, poco scorrevole e non riesce mai a sorprendere davvero o a lasciare senza fiato come ci si aspetterebbe da un thriller.  Inoltre, dopo un prologo in cui Rachel narra in modo piuttosto sibillino la sua versione dei fatti, mi aspettavo che nel corso del romanzo l'autrice mantenesse questo mistero, giocasse con quest'aura di ambiguità che, inizialmente, sembrano avere le parole della madre, lasciandoci nel dubbio se potesse essere lei la colpevole, e invece leggendo i capitoli successivi non si ha mai il benchè minimo sospetto su di lei, è palese che è innocente. Se l'autrice avesse mantenuto un po' di incertezza in questo senso, avrebbe reso il romanzo sicuramente più avvincente. Non sono rimasta particolarmente soddisfatta nemmeno della risoluzione della vicenda, che ho trovato banale e frettolosa, e una scelta fin troppo ovvia. Dunque, considerando che è un romanzo d'esordio, 9 giorni non è male, è tutto sommato un buon libro, anche se non l'ho trovato particolarmente entusiasmante nè coinvolgente ma forse perché sono io a essere troppo pignola per quanto riguarda i thriller.  Lo consiglio soprattutto a chi apprezza i romanzi basati più sulla psicologia che sull'azione e magari anche a chi non ha mai letto thriller e voglia approcciarsi a questo genere letterario.
Il mio voto: Recensione: giorni

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