Una giovane donna viene ritrovata nella campagna dell'Oregon dopo una brutale aggressione. Miracolosamente sopravvive ma non ricorda più nulla della sua vita, nemmeno il suo nome. Accolta da un'irascibile vecchietta, la ragazza si trasferisce nella sua fattoria, si dà un nuovo nome, Acqua, e ricomincia una nuova vita sperando prima o poi di ricordare la sua vera identità. Pian piano Acqua inizia a ricordare qualche frammento della sua vita, sopratutto quando conosce Jesse Welles, il figlio dei vicini di casa, un ragazzo che sente di conoscere e che sembra far riaffiorare la sua memoria. A differenza di Acqua, Jesse spera che la sua memoria non torni mai così non sarà costretta a ricordare cose che la feriranno quanto l'aggressione di cui è stata vittima...
Il nuovo romanzo della Tucker racconta una storia a tratti dura e dolorosa. Acqua è una protagonista confusa, non ricorda nulla di sè, è come se iniziasse a vivere insieme al lettore che legge la sua storia. La narrazione è divisa in due parti: da una parte seguiamo il racconto di Acqua, dal suo risveglio fino alla rinascita, mentre l'altra parte della storia è narrata da Jesse che racconta quello che è accaduto prima dell'aggressione. Lo stile dell'autrice è scorrevole, delicato e capace di cogliere ogni sfumatura di emozione e trasmetterla al lettore.
La storia si lascia leggere con molta facilita, insieme ad Acqua e Jesse ci ritroviamo a percorrere la nascita del loro legame nel passato e, contemporaneamente, assistiamo all'affermarsi di quel legame che continua ad esistere nonostante Acqua non ricordi nulla. In alcune parti ho trovato la storia e i personaggi un po' intrappolati nei soliti clichè tipici del genere, ma nonostante questo il romanzo mi è piaciuto comunque. La storia narrata è molto bella, romantica ma non stucchevole e piena di speranza. Il messaggio arriva forte e chiaro: a dispetto di tutto alcuni legami resistono e durano nel tempo, indipendentemente da quanto ricordare possa essere doloroso! Buona lettura!