RECENSIONE A FREDDO – Escape Plan – Fuga dall’inferno

Creato il 02 dicembre 2013 da Fabioeandrea


La faccenda che Stallone e Schwarzenegger tornino a recitare turba e preoccupa tutti quelli che non li amano molto come attori.

Io sono uno di quelli.

Anche se devo ammettere che sono stato uno dei primi a vedere Escape Plan – Fuga dall’inferno di Mikael Håfström proprio perché era questo film rappresenta uno degli ultimi duetti recitativi delle due star hollywoodiane.

Attenzione, in Escape Plan – Fuga dall’inferno non si investono temi importanti.

Nel suo stato attuale di action movie non può che essere pura azione in grado di suscitare qualche ironia.

La lotta dell’uomo contro il Sistema che lo incarcera ha un che di ridicolo (prendetevela con Miles Chapman e Jason Keller per la sceneggiatura), è vero, ma questa è la trama e ve la dovete prendere (dove volete, decidete voi) così come è. Quindi, quando Stallone, che è uno dei più grandi specialisti delle fughe carcerarie, viene misteriosamente reclutato per uscire da una prigione di massima sicurezza e introvabile e che, con l’aiuto di Schwarzenegger, mette in atto dei piani per un’evasione, non dite che non ve l’avevo detto!!!

Tutto questo mentre un inconsistente 50 Cent gioca il ruolo del nerd e cerca disperatamente di guadagnarsi un posto nel cinema di genere (è cosa nota che la sua carriera musicale sia ormai in declino), Jim Caviezel (sul quale io e Andrea ci siamo domandati se avesse smetto di perorare la causa cattolica omofobica, meno nobile di quel che si pensi) è uno dei cattivi più scarsi che si siano visti e Vincent D’Onofrio, Vinnie Jones e un ritrovato Sam Neill passano il tempo davanti alla cinepresa perdendo di vista la loro buona carriera.

Fabio Secchi Frau


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