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Recensione: A. Marenzana – L’uomo dei temporali

Creato il 10 luglio 2014 da Enricobo2
L’uomo dei temporaliUn giallo divertente, sulla scia dei vari commissari Montalbano che sorgono come funghi qua e là. La cosa interessante, per quelli nelle mie condizioni, è che la vicenda si svolge proprio nella mia Alessandria, essendo l’autore mio concittadino e quindi è stato un vero piacere riconoscere i luoghi e le realtà perdute della città, tra il Tanaro e il Bormida, nel 1940, anno di inizio di una guerra che le ha provocato sofferenze e danni ingenti. La vicenda è intricata ma non troppo e si legge volentieri per vederne il finale, mentre si svela a poco a poco il carattere stesso di questa città della nebbia, che tutto avvolge, anche i sentimenti e ricopre come una lastra tombale, scandali che non devono apparire, comportamenti  nascosti e convenienze perbenistiche. Lavoro duro per questo commissario chiuso e scontroso, trapiantato in una logica mandrogna che non sente sua, ma che lo costringe comunque ad adattarsi. Le parti che mi sono piaciute di più sono sicuramente quelle dedicate alla città, il cimitero monumentale, la vecchia fabbrica Borsalino, la casa di tolleranza vicino al Tanaro,  i bastioni e gli spalti, i bar dei quartieri malfamati, popolati di una umanità varia, molto alessandrina in verità. Piacevole. Se ti è piaciuto questo post, ti potrebbero anche interessare:
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