Titolo: Abbiamo sempre vissuto nel castelloAutrice: Shirley JacksonTraduzione: Monica PareschiEditore: Adelphi
Data di pubblicazione: 1 Aprile 2009
Pagine: 182
Prezzo: 18,00
Sinossi:"A Shirley Jackson, che non ha mai avuto bisogno di alzare la voce"; con questa dedica si apre "L'incendiaria" di Stephen King. È infatti con toni sommessi e deliziosamente sardonici che la diciottenne Mary Katherine ci racconta della grande casa avita dove vive reclusa, in uno stato di idilliaca felicità, con la bellissima sorella Constance e uno zio invalido. Non ci sarebbe nulla di strano nella loro passione per i minuti riti quotidiani, la buona cucina e il giardinaggio, se non fosse che tutti gli altri membri della famiglia Blackwood sono morti avvelenati sei anni prima, seduti a tavola, proprio lì in sala da pranzo. E quando in tanta armonia irrompe l'Estraneo (nella persona del cugino Charles), si snoda sotto i nostri occhi, con piccoli tocchi stregoneschi, una storia sottilmente perturbante che ha le ingannevoli caratteristiche formali di una commedia. Ma il malessere che ci invade via via, disorientandoci, ricorda molto da vicino i "brividi silenziosi e cumulativi" che - per usare le parole di un'ammiratrice, Dorothy Parker abbiamo provato leggendo "La lotteria". Perché anche in queste pagine Shirley Jackson si dimostra somma maestra del Male - un Male tanto più allarmante in quanto non circoscritto ai 'cattivi', ma come sotteso alla vita stessa, e riscattato solo da piccoli miracoli di follia.
La mia opinione: Questo è sicuramente uno dei libri più agghiaccianti e psicotici che mi sia mai capitato di leggere. Riesce ad inquietare senza avere al suo interno niente di davvero spaventoso. Scordatevi gli horror paranormali, i thriller grondanti di sangue, perché il contenuto di questo romanzo è di fatto tranquillissimo paragonato ai romanzi di terrore dove è l'elemento violenza a disturbare e creare sgomento. Dice bene Stephen King nella sua dedica all'autrice: Shirley Jackson non ha bisogno di alzare la voce.
Le due sorelle protagoniste del libro vivono nella loro sontuosa villa di famiglia assieme allo zio e al loro gatto e sono felici, hanno una routine già rodata e prestabilita per ogni giornata. Hanno pochissimi contatti con il mondo esterno e come tutte le persone un po' schive non sono amate dagli altri, non sono ben volute in paese, ma a loro non importa. Nella loro mente tutto funziona a meraviglia, si vogliono bene, amano la loro proprietà immobiliare tramandata di generazione in generazione e non desiderano nient'altro che tutto continui così all'infinito. Pagina dopo pagina impariamo tutto di loro, delle loro ansie, delle loro fantasie. Come ho già detto la trama è all'apparenza tranquilla, molto semplice, ma l'autrice riesce a stupire con grande maestria. Non vi dirò come prosegue il romanzo, ma lascia sconcertati. Sono i piccoli orrori quotidiani che si accumulano, la tensione narrativa che aumenta, il clima di decadenza morbosa, la follia dei personaggi a rendere questo romanzo davvero indimenticabile, unico nel suo genere!
Un romanzo adatto ai palati delicati, capaci di gustarsi i piccoli particolari, che si lasciano coinvolgere mentalmente in questa folle danza di normalità anormale e non hanno bisogno di forti rumori per trasalire.
E ora, per dare una migliore panoramica, passiamo a esaminare bene le varie parti che compongono il libro:
Cover: La cover Adelphi, così semplice e poco appariscente, ha per me qualcosa di veramente azzeccato. Ammetto che spesso preferisco le cover d'effetto, quelle più elaborate, ma nel caso di questo romanzo invece la cover scelta per l'edizione italiana è assolutamente PERFETTA. Semplice e normale proprio come l'apparenza di questa storia.Queste sono alcune delle cover straniere:
Sono tutte belle esteticamente, ma troppo "orrorifiche", troppo "chiassose" ed appariscenti per rappresentare l'essenza della storia! Per questa volta sono davvero contenta di possedere l'edizione italiana!!!
Stile di scrittura: Lo stile di scrittura è fondamentalmente molto semplice e scorrevole (non aspettatevi qualcosa di ricercato dal sapore marcatamente retrò) ma contemporaneamente è davvero efficace raccontare la storia, a descriverne i particolari nel miglior modo possibile.
Idee alla base della storia: Questa storia è assolutamente GENIALE, non ho altro da aggiungere per definirla!
Chi avrebbe mai pensato che una trama così semplice potesse davvero incutere timore? Chi avrebbe mai pensato che un romanzo fondamentalmente breve potesse rendere più di quei romanzi con la R maiuscola da 500 e più pagine?
Caratterizzazione dei personaggi: Ottima l'introspezione, ottima la descrizione della dolce ed ingenua follia umana, che non porta con sé cattive intenzioni, ma riesce a risultare altrettanto deleteria e letale. Le protagoniste di questo romanzo sono davvero davvero incredibili ed assurde! Provare per credere.
Editing e traduzione a cura della casa editrice: Traduzione ed editing ottimi, solo un errore non grave di battitura in una parola.
voto:
Acquisto consigliato? Consigliatissimo!!! So che il prezzo del libro è un po' altino per i tempi che corrono (18 euro x 182 pagine) però ne vale davvero la pena. E' uno di quegli acquisti che non ci si pente di aver fatto. Un "must" della letteratura horror psicologica. Un libro adatto a chi ama le storie assolutamente folli e incredibili, che riescono ad inquietare senza esplicite descrizioni di orrore e senza fare ricorso alla violenza.