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Recensione: Agli antipodi di Marlowe

Creato il 16 dicembre 2013 da Miriam Mastrovito @miriammas
Recensione: Agli antipodi di Marlowe Titolo: Algi antipodi di Marlowe Sottotitolo: Prove di scrittura Autore: Frank Spada Editore: Robin Collana: Libri per tutte le tasche Pagine: 96 Prezzo: 5 euro Descrizione: Non esiste la ricetta perfetta per scrivere racconti brevi, brevissimi - anzi lampo. Né la si potrà indurre leggendo questa raccolta organizzata intorno alle minuscole - però maiuscole - incursioni di uno scrittore come Frank Spada nelle pose sempre mosse della nostra vita; che siamo illusi di percepire per il solo fatto di esserci immersi - di essere lei- mentre vaghiamo distratti, boccheggiamo alla ricerca della grazia di uno sguardo che ci restituisca una carrellata di vertigini.
L'autore: Recensione: Agli antipodi di Marlowe Frank Spada è uno pseudonimo dietro cui si cela l'autore dei romanzi hard boiled Marlowe ti amo e Dimmi chi sei Marlowe. Suoi racconti sono stati selezionati in concorsi e premi letterari, e sono pubblicati in varie antologie e online.   La mia recensione:
Torna in libreria il misterioso scrittore udinese Frank Spada, noto ai più per aver dato i natali a un investigatore che non passa inosservato. Questa volta non ci propone un nuovo episodio della fortunata serie ma una breve carrellata di racconti che, così come recita il titolo, si pongono agli antipodi di Marlowe. Sono micro-racconti, per la precisione, testi lampo per i quali l’editore ha creato un contenitore su misura: un delizioso libricino, tanto piccolo che potrebbe entrare nel taschino di una giacca. Non vi ingannino le dimensioni, però, perché le suggestioni, le atmosfere, le immagini, gli spunti musicali che vi troverete all’interno saranno tantissimi. Agli antipodi di Marlowe perché si tratta di scritti elaborati in tempi diversi e perché, in effetti, in queste pagine il noto detective è assente, eppure sono scritti che in qualche modo ci parlano di lui. Chiunque si sia già accostato alla  lettura dei romanzi di Frank Spada non potrà che riconoscere tra le righe la singolare impronta tanto dell’autore quanto del suo personaggio che, in fondo, né è l’alter ego imprescindibile. Riconoscibilissimi sono i virtuosismi linguistici paragonabili a fraseggi jazz che caratterizzano la prosa, la propensione a giocare con le parole e a intrecciarle in metafore ardite, l’abilità nel cristallizzare l’attimo in immagini essenziali e poetiche allo stesso tempo, la capacità di accostare la schiettezza del’hard boiled a un sentire malinconico quanto poetico che pure attraversa la narrazione rimandando a una riflessione irrinunciabile sul male di vivere. Cambiano le storie ma l’inconfondibile cifra stilistica è la stessa, le incantevoli atmosfere da film in bianco e nero, l’immancabile sottofondo musicale anche. Sebbene prestato a trame diverse, l’universo di Marlowe è tutto rinchiuso − compresso ma non sacrificato − in questa miniantologia. Lettura consigliata ai suoi aficionado ma anche a chi non ha ancora avuto occasione di fare le sua conoscenza poiché questo libro potrebbe rappresentare la giusta occasione per accostarsi al suo mondo e, vi assicuro, è un mondo che merita di essere esplorato.


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