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Recensione all’ultimo remake “Incompetenza e corruzione” della P.I.E (Political Interactive Entertainment)

Creato il 11 aprile 2012 da Gianna
Recensione all’ultimo remake “Incompetenza e corruzione” della P.I.E (Political Interactive Entertainment)
E così, in questi giorni abbiamo potuto evitare di annoiarci nel noioso tran tran delle spese pazze delle festività sollazzandoci con una nuova puntata della telenovela “Incompetenza e corruzione”, gentilmente offertaci dalla nostra casa cinematografica più famosa, la P.I.E (Political Interactive Entertainment). Niente di troppo originale, è un copione che, con piccole varianti strutturali e doverosi ammodernamenti, viene utilizzato ormai da parecchi anni dai vari componenti di questa grande compagnia teatrale che comprende registi, attori protagonisti, comprimari e figuranti che, a turno, si scambiano democraticamente ruoli e compensi. Devo dire però che questa versione potrebbe meritare un posto di nicchia nel panorama politico-cinematografico, a cominciare dai protagonisti: la loro singolare recitazione, condita di celodurismi e ditomedismi, con prorompenti e colorite inflessioni dialettali, rendeva tutto, almeno all’inizio, alquanto incomprensibile o comprensibile a pochi “eletti” investiti, come i protagonisti, da un sacro furore derivante da spruzzi catartici e degenze contenziose.Un merito da sottolineare: la completa disconoscenza dei più elementari fondamenti della cultura, dell’educazione e del rispetto, non ha impedito a questi attori consumati di proporsi ed ottenere ruoli di rilevante importanza e di usufruire dei conseguenti privilegi del successo mediatico che, come si sa, sono il solo ed ultimo fine di chi intraprende queste carriere…. Quando si dice “premiare il merito”….La puntata non ha poi mancato di riservarci momenti altamente umoristici da commedie dei malintesi di goldoniana memoria e momenti altrettanto drammatici di pentimenti parentali.Ora pare però che gli attori protagonisti di questo ultimo remake abbiano deciso di ritirarsi dalle scene o, perlomeno, di rinnovarsi artisticamente proponendosi nuove possibilistiche finalità evolutive. Solo l’attor giovane, ormai pesce fuor d’acqua, potrebbe ritirarsi a vita ascetica per meditare a fondo sulle troppe cose a lui sconosciute utilizzando a tale scopo gli “insegnamenti” che la sua pur breve carriera gli ha così generosamente elargito, che, stranamente, hanno una consistenza molto realistica: messi uno sull’altro corrispondono esattamente a….40.000€!! ... ma sempre di metafore si parla naturalmente!

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