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Recensione: "ALLA CONFLUENZA DI DUE FIUMI" di Felicia Watson.

Creato il 05 maggio 2015 da Blog

 


Traduttore: Emanuela GrazianiGenere: M/MEditore: Dreamspinner PressPagine:343Prezzo: € Uscita: 5 Maggio 2015


Sinossi:La vita di Logan Crane è cambiata in modo drammatico il giorno in cui, accecato da un attacco d’ira, ha ferito accidentalmente sua moglie. Anche se adesso segue un programma di terapia per mariti violenti, Logan non può affrontare la fonte reale della sua infelicità: è sempre stato attratto dagli uomini ma ha rifiutato di accettarlo da quando è stato testimone di un crimine odioso.


Durante la terapia, Logan conosce Nick Zales, che lavora come psicoterapeuta in un centro per vittime di violenza domestica. Nick è comprensibilmente sospettoso riguardo a Logan, nonostante si senta immediatamente attratto da lui. Logan prova la stessa attrazione e affronta una dilaniante battaglia interiore, mentre si scopre innamorato di quest’uomo enigmatico.Entrambi sono perseguitati da fantasmi e violenze inconfessate del loro passato. Come potranno aiutarsi l’un l’altro se continuano a ignorare le proprie ferite?

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Non è facile iniziare una recensione su questo libro dicendo semplicemente se mi è piaciuto o no, perché il tema intorno a cui ruota tutta la vicenda mi ha lasciata con tanto amaro in bocca, un tema che purtroppo anche in Italia conosciamo molto bene e che la cronaca nera ci propone un giorno sì e uno no: la violenza sulle donne.La vicenda dei protagonisti di questo romanzo inizia proprio con un’esplosione di violenza da parte di un marito, Logan, che al termine di una lite con la moglie, con cui è sposato da 12 anni, sfocia  in tragedia. Logan viene arrestato e, dichiaratosi colpevole, viene poi messo in libertà e inserito in un programma di riabilitazione per mariti violenti, con sedute psicoterapiche in un centro specializzato. La sua vita cambia, va a vivere in un monolocale, può vedere le figlie solo sotto sorveglianza della cognata per cui non nutre molto affetto, e che considera parte dei suoi problemi familiari.  Alla base dei problemi di Logan, però, c’è un segreto nel suo passato che non ha mai avuto il coraggio di affrontare e una misteriosa attrazione verso il genere maschile che rifiuta di accettare o solo nominare.Al centro di riabilitazione lavora l’altro comprimario di questa vicenda, Nick il terapeuta, gay dichiarato ma senza ostentazione, che aiuta le donne vessate, maltrattate  da fidanzati e mariti, cercando di reinserirle a pieno nella vita sociale, organizzando corsi di tutti i tipi per renderle autonome e per trasmettere loro fiducia in se stesse. Nick ha anch’egli un doloroso passato alle spalle: è figlio di una donna maltrattata per anni dal marito, resa demente da lui a causa di una ferita alla testa, di cui Nick si crede responsabile. Nick non fa altro che occuparsi degli altri trascurando la sua stessa felicità, non riesce a costruirsi una dimensione sua e di intimità con nessuno, accudisce la madre e vive per le sue protette. I nostri due protagonisti si conoscono grazie al programma ideato da Nick per le giovani donne, un corso sulla meccanica che ha come scopo prendersi cura della propria automobile e chi meglio di Logan, meccanico esperto, può insegnare a queste donne come farlo? L’attrazione tra i due è immediata ma da un lato Logan la rifiuta perché considera sbagliato essere attratto da un uomo, dall’altro Nick non riesce a credere di provarla verso un violento che ha picchiato la moglie ,anche se lui non lo vede come il “classico violento”.Nick e Logan devono affrontare il loro passato doloroso se vogliono costruirsi un futuro insieme, un passo alla volta, chiedendo aiuto, senza vergognarsi di averne bisogno.Devo dire che ho dovuto fermarmi più di una volta durante la lettura di questo libro. Pagina dopo pagina ho letto le storie tragiche dei personaggi secondari, che ho sempre considerato reali perché mi sono entrati sotto pelle. Volevo conoscere il loro futuro, volevo sapere se sarebbero riusciti ad uscire dalla spirale della violenza. Mi sono affezionata a quel gruppo di piccole donne che hanno deciso di lasciare i propri carnefici, un gesto di coraggio e forza che è il primo passo verso la libertà, ma di cui non ci si rende conto. Ho cercato di capire le dinamiche delle vittime e dei carnefici, cosa li ha portati a quello che hanno fatto o subito, ma non c’è spiegazione o scusa per la violenza e la frase “è stata una volta sola” non può essere scusata! MAI! Questo è un romanzo M/M perché c’è la storia d’amore tra due uomini, c’è la scoperta della sessualità di Logan anche sul lato fisico, ma “Alla confluenza di due fiumi” sarebbe potuto essere pubblicato da qualsiasi casa editrice, senza l’etichetta M/M.L’unico personaggio che mi ha fatto storcere il naso non è uno dei mariti/amanti/fidanzati violenti della storia, personaggi detestabili per eccellenza e in automatico, ma la sorella del protagonista, che purtroppo l’ha fatto soffrire più di tutti ed ha innescato la sua spirale di distruzione. Non vorrei aggiungere altro per non rovinarvi la lettura, ma il finale è comunque positivo, una volta che si sono affrontati i propri demoni.Un grazie all’autrice per aver saputo trattare questo tema in modo molto delicato, umano e per avermi lasciato qualcosa su cui riflettere…



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