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Recensione "Allegiant" di Veronica Roth [SPOILER]

Creato il 02 maggio 2014 da Crazygio @RuggieroGiorgia
Ho atteso il finale della serie Divergent per troppo tempo. Su Allegiant avevo ormai delle aspettative talmente alte che la tensione durante la lettura era palese anche ad un gatto. Avevo paura di vederlo finire, avevo paura non mi piacesse e ancor di più avevo paura perché in parte sapevo. Ora sono qui e forse sono pronta per scrivervi questa recensione. Ho voluto aspettare un pochino per darmi il tempo di maturare un pensiero mio e per cercare di alleggerire il mio lutto. Prima di chiudere la premessa ci tenevo a dire che avrei tanto voluto essere capace di scrivere una recensione senza spoiler, ma è più forte di me. Ho bisogno di parlarne, ho bisogno di poter scrivere tutto quindi vi chiedo scusa. Invito dunque a non leggere la recensione a tutti coloro che non vogliono rischiare di cadere nella tela del ragno dello spoiler.
Titolo: AllegiantSerie: Divergent #3Autrice: Veronica RothEditore: DeAgostiniPagine: 544Prezzo: € 14,90Data di pubblicazione: 18 marzo 2014
Trama: La realtà che Tris ha sempre conosciuto ormai non esiste più, cancellata nel modo più violento possibile dalla terrificante scoperta che il "sistema per fazioni" era solo il frutto di un esperimento. Circondata solo da orrore e tradimento, la ragazza non si lascia sfuggire l'opportunità di esplorare il mondo esterno, desiderosa di lasciarsi indietro i ricordi dolorosi e di cominciare una nuova vita insieme a Tobias. Ma ciò che trova è ancora più inquietante di quello che ha lasciato. Verità ancora più esplosive marchieranno per sempre le persone che ama, e ancora una volta Tris dovrà affrontare la complessità della natura umana e scegliere tra l'amore e il sacrificio.
L'AUTRICE: Si è laureata in scrittura creativa presso la Northwestern University e ha esordito giovanissima con il bestseller Divergent rubando il tempo agli esami. Ora vive a Chicago e fa la scrittrice a tempo pieno. Divergent è il suo romanzo d'esordio pubblicato negli Stati Uniti nel 2011, ed è rimasto nella top ten dei libri più venduti per tre mesi consecutivi.
DIVERGENT TRILOGY:
#1 DIVERGENT maggio 2012
#2 INSURGENT luglio 2013
#3 ALLEGIANT marzo 2014
Recensione
 Lui è parte di me e sempre lo sarà. E anch'io sono parte di lui. Non appartengo agli Abneganti, né agli Intrepidi e neanche ai Divergenti. Non appartengo al Dipartimento o all'esperimento o alla Periferia. Io appartengo alle persone a cui voglio bene e loro appartengono a me. Loro, e l’amore e la lealtà che provo verso di loro, definiscono la mia identità molto più di quanto potrebbe farlo qualunque termine o gruppo.
Prima di diventare una blogger non conoscevo il termine "distopia" come genere letterario e allo stesso tempo non sapevo chi fosse Veronica Roth ne tanto meno che libro fosse Divergent. Non sapevo che mi sarei poi innamorata di questa serie e che sarebbe entrata tanto nel mio cuore da diventare la mia preferita.Quando è uscito Insurgent, però, ero già nella blogosfera e questa è stata sicuramente la mia fortuna perché è così che ha attirato la mia attenzione il secondo volume della serie. Mentre gli altri ritrovavano personaggi che erano entrati nei loro cuori, io facevo la conoscenza con Quattro e Tris. Non sapevo cosa aspettarmi e inaspettatamente si sono insediati nel profondo mettendo radici che non si sradicano facilmente.Dopo quasi un anno sono qui a parlarvi di Allegiant, terzo e ultimo volume della trilogia distopica di Veronica Roth. Avrete capito, ormai, quanto le mie aspettative avessero toccato cime elevate. Più leggevo pareri negativi su questo romanzo più l'ansia dentro di me saliva alle stelle. Nella mia testa non esisteva l'eventualità che io potessi non amarlo, non esisteva proprio. Era scritto forse nel destino e nel mio cuore, ma io dovevo amare le parole della Roth. Potete capire la paura che già avessi e mettetevi nei miei panni se un giorno, prima che il libro uscisse finalmente in libreria, arrivasse una persona a chiedervi "è vero che muore Tris?". Riuscite a immaginare la mia reazione? Ero fuori di me, non riuscivo a capire perché mai dovessero fare fuori una delle protagoniste femminili che io ho più amato. In quel momento non potevo capirne il senso, ma ora.
E' tutto vero: Tris muore, ma questa è la fine e c'è tutto un percorso da fare insieme per comprendere come ciò sia possibile e come si possa arrivare ad accettare il fatto. Ho deciso di partire dalla fine perché era ciò che più mi premeva. So che sicuramente questa recensione sarebbe potuta essere mille volte migliore di questa ma quando ci sono tante emozioni in ballo non è sempre facile. Ho letto Allegiant con il peso di questa scoperta che gravava sul mio cuore. Sfogliavo le pagine e attendevo ad ogni varco che tutto ciò esplodesse nell'inevitabile. Questo sicuramente è stata la parte peggiore perché non ho potuto vivermi come avrei voluto questo libro ma nonostante tutto, nonostante i difetti che non nego esserci io ho amato questo libro. Ho sofferto con Quattro e ho pianto Tris, perché ormai sono parte di me. Con Insurgent avevamo lasciato Tris e Quattro alle prese con uno scontro che vedeva contrapposti Eruditi contro Intrepidi in una Chicago ormai a ferro e fuoco e con una verità scottante con cui fare i conti. All'apertura di Allegiant la situazione è peggiorata, gli Esclusi capeggiati da Evelyn dominano ormai la città dopo aver distrutto le fazioni che erano l'anima di Chicago. Non tutti però sono d'accordo con l'imposizione di Evelyn e cercano di opporsi con la creazione del movimento degli Alleati. Tris, Quattro, Christina, Uriah, Cara, Caleb, Peter vengono coinvolti nella prima spedizione che li porterà alla scoperta del mondo che si nasconde dietro la recinzione. Il Dipartimento. Lì entreranno a contatto con tutto un mondo a loro completamente estraneo e verranno a conoscenza di tutte una serie di verità che metteranno in dubbio le conoscenze che hanno sempre avuto. Scopriranno infatti che Chicago altro non è che un esperimento tenuto in vita con la volontà di proteggere i Divergenti e per combattere i dna geneticamente danneggiati. Tutto ciò mi è sembrato assurdo. Tutto qui? Avevo sempre considerato geniale il modo in cui erano costruite le fazioni e venire a conoscenza di ciò che c'era oltre la recinzione un po' mi ha delusa.Tutta la parte iniziale risulta lenta, sembra quasi che ci sia poca carne al fuoco in quanto succede poco e niente. Nonostante la mole di pagine gli eventi si susseguono quasi forzati. Tris e i suoi vecchi compagni cercano di ambientarsi in quella che potrebbe essere la loro nuova casa e l'unico contatto con il passato è dato da alcuni schermi. Senza dubbio con Allegiant tutti i pezzi del puzzle vanno al loro posto combaciando alla perfezione rivelando uno schema preciso ben delineato e calcolato. A tutto c'è un perché.La scelta del doppio punto di vista narrativo a mio avviso in questo caso si è rivelata un'arma a doppio taglio. Strettamente necessaria per la trama, è riuscita a dare più spazio ai pensieri di Quattro dandoci l'opportunità di esplorare la sua testa più nel profondo mostrandoci l'altra faccia del personaggio forte e intrepido. Dall'altro canto però a mio avviso non è stata una mossa riuscitissima in quanto troppo spesso si aveva l'impressione che le voci fossero intercambiabili e l'ho riscontrato io stessa che più volte riprendendo il libro da dove ero rimasta faticavo a capire chi stesse parlando. Nonostante i difetti che si possono incontrare, però, il libro risulta piacevole alla lettura e i cammini di crescita di Tris e Quattro proseguono ma cosa più importante hanno un senso ben preciso.Dalla seconda metà del romanzo il ritmo sale, le pagine volano, gli eventi si susseguono e le pecche riscontrate vengono meno lasciando spazio ai sentimenti e all'azione, alla corsa disperata verso una meta. Veronica Roth ha voluto trasmettere molto ai propri lettori, tanti messaggi indispensabili. Ha voluto mantenere una linea precisa preesistente, dimostrando di avere la stoffa e di possedere gli attributi. Non tutti sarebbero stati capaci di proseguire in questo modo pur sapendo che molti avrebbero storto il naso per le sue scelte ma lei ha continuato lo stesso. E' riuscita a farmi emozionare, a farmi piangere svelando il suo lato emotivo attraverso gli occhi di Quattro con l'epilogo della storia. Pur soffrendo come un cane ho capito che tutto questo era necessario per la trama, per i messaggi lasciati tra le pagine di questo libro.Tris è morta non per il senso di colpa ma per amore. E' morta capendo il senso del sacrificio così come prima di lei avevano fatto i suoi genitori. E' in questo momento che riesce a trovare il giusto equilibrio tra l'essere Abnegante e Intrepida accettando i valori di entrambi. Capisce che nonostante le scelte fatte e i tradimenti la famiglia resta la famiglia e per un bene superiore decide di sacrificarsi combattendo fino alla fine. Posso assicurarvi che Tris non si è arresa mai, ha dimostrato di voler vivere ma semplicemente doveva andare così. Ho apprezzato il finale anche se con il cuore straziato. Per tutti questi motivi posso dire di aver amato Allegiant. Se potete, leggetelo. Era molto che non mettevo insieme ad una recensione un consiglio musicale, ma qui è proprio azzeccato perché vi sentirete addosso ancor di più la sensazione di familiarità.Consiglio musicale: Ellie Goulding – Beating Heart

Libro, adottami!


Cosa ne pensate voi invece? Lo avete letto e amato?E' stata dura scrivere questa recensione, ve lo assicuro. Mi scuso ancora per non essere riuscita a scriverla senza evitare gli spoiler ma era più forte di me. Avevo bisogno di esprimermi al completo per spiegarvi tutti i miei pensieri. Aspetto i vostri commenti e se potete non fatemi saltare la testa!
Stay tuned!Xoxo, Giò

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