Titolo: Althea & Oliver
Autore: Cristina Moracho
Serie: Autoconclusivo
Editore: DeAgostini
Trama:
Althea e Oliver si conoscono da sempre e sono amici per la pelle fin dal primo giorno di scuola. Ora, a diciassette anni, la loro amicizia potrebbe trasformarsi in qualcosa di più, e Althea lo sa. Così una sera, dopo una festa e qualche bicchiere di troppo, si abbandona a un bacio appassionato con Oliver. Ma, prima che i due amici abbiano il tempo di chiarirsi le idee, succede una cosa inaspettata: Oliver si ammala e cade in un prolungato stato di semi-coscienza. Disperata, Althea prende una decisione che rischia di compromettere per sempre il suo legame con Oliver...
La mia recensione
Voto: 3,5 Stelle
Premetto che questo mese ho letto pochissimo, diciamo che avevo la mente da tutt'altra parte e che per questo decidermi a leggere effettivamente è stata un po' dura ma siamo qui quindi vuol dire che ci sono riuscita.
Althea e Oliver è un libro particolare, così come sono tutti quelli che mettono in evidenza quella parte della vita degli adolescenti in cui si prendono le decisioni che poi li condizionerà in futuro.
Althea e Oliver sono due ragazzi di diciassette anni, migliori amici da dieci, due persone che vivono in simbiosi da sempre, due facce della stessa medaglia fin quando Oliver viene colpito da una rara malattia che lo rende “assente” per lunghi periodi di tempo.
Questo non solo metterà in crisi le loro vite ma soprattutto il legame che costituisce la loro amicizia.
Questo è un libro profondo in cui l'autore mette sotto i riflettori il percorso di vita di due ragazzi che compiono i primi passi verso l'età adulta, ma non solo. È un libro che parla della famiglia e dei rapporti con i genitori, quanto questi possano essere importanti e condizionare a volte anche le scelte che si fanno, ma è soprattutto un libro che parla dell'amicizia, di come i legami più importanti si possano spezzare, trasformare ed evolvere ma anche aiutarci a crescere e vedere il mondo sotto un'altra luce e cercare quella spinta che ci permette di lasciare indietro i ricordi e cercare di farne di nuovi e migliori.
Dopo la prima parte dove si assestano i personaggi, che si avvicendano in un doppio PoV, ci si alterna a racconti del passato che analizza l'amicizia unica dei due protagonisti, ad eventi del presente messo in crisi dalla malattia di Oliver.
Althea è la ragazza ribelle e dalla vena artistica, che non ha mai dovuto pensare ad altro se non alla sua bolla di sapone costituita dal legame speciale che ha con Oliver ma quando lui la lascerà sarà costretta a camminare solo con le sue gambe: determinare le scelte che la renderanno se stessa e non l'altra metà di un insieme, un insieme che la vedeva sempre in sintonia con Oliver, non più il ragazzo con cui faceva campeggio in giardino o con cui si appisolava sul divano nel seminterrato fin da quando era piccola, ma il ragazzo di cui è innamorata e che vorrebbe disperatamente che la ricambiasse. Inizierà a vivere e fare le proprie scelte, a sbagliare e pagare e vedere la sua amicizia, l'amicizia che la rendeva se stessa vedersi sfumare giorno dopo giorno.
Oliver, il ragazzo razionale, innamorato della fisica e dell'astronomia, il ragazzo che senza Althea non potrebbe vivere ma che inevitabilmente vede allontanare a causa di una malattia che non capisce ma controlla la sua vita mettendolo in ginocchio proprio quando era ad un passo dal ottenere quello che ha sempre desiderato: vivere la vita che ha sempre voluto, quella che tutti gli adolescenti dell'ultimo anno di superiori ricercano, una vita spericolata senza doveri e preoccupazioni.
Il filo sottile che corre in tutto il libro e che lo rendono unico è l'amicizia tra i due protagonisti, la loro complicità, la loro unicità nel esprimersi e capirsi senza parlarsi ma solo con degli accenni, quella amicizia che solo chi si conosce da sempre può condividere.
Ma non solo il tutto viene reso più difficile dalla malattia di Oliver, come accennato sopra, ma anche dall'adolescenza.
L'amicizia tra un ragazzo e una ragazza è unica e speciale soprattutto quando è davvero sottile il confine che separa l'attrazione e i sentimenti dal diventare qualcosa di più così come accade in questo libro.
Da metà libro in poi gli avvenimenti si susseguono, Oliver parte e Althea è costretta a convivere con i propri errori e le conseguenze e decide di imbracarsi in un viaggio che la avvicina ma che la allontana allo stesso tempo da Oliver: troverà se stessa, farà della sua vita un'unica e meravigliosa avventura con nuovi amici, in una nuova città ma come si voleva dimostrare il mondo gira e si rigira e Oliver riuscirà a trovarla: l'amicizia tra due ragazzi non è tale perché si corre su due rette parallele ma perché queste rette si scontrano e si incontrano generando qualcosa di unico.
Stile unico e molto giovanile quello utilizzato dalla Moracho, non si parla per mezzi termini, si usa un linguaggio diretto e giovane che scorre veloce sulla carta ma che allo stesso tempo trova una prosa molto incantevole e affascinante che arricchisce il libro con delle atmosfere di altri tempi e delle immagini uniche e suggestive che difficilmente lasceranno il lettore.
Finale aperto, okay non sono la sola e non sarò di certo la prima persona a cui non va giù non sapere per filo e per segno cosa accadrà a dei personaggi che ho imparato a conoscere ed amare, ma sono fiduciosa nel pensare che non tutte le amicizie sono eterne e che anche se fa male lasciarsi alle spalle una parte di noi la vita continua e non è detto che se una amicizia finisca non possa nascere un nuovo rapporto anche migliore di quello precedente.
3,5 Stelle per questo libro, inizio un po' lento ma da metà in poi si rimani incollati alle pagine e alle vicende di questo duo di ragazzi unici e speciali e dalla loro particolare avventura in quel che è il viaggio della vita.
- A presto Susi