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Recensione "angeli ribelli" di Connie Furnari

Creato il 01 luglio 2014 da Perlabianca
Recensione Titolo:Angeli Ribelli
Autore:Connie FurnariEditore: GDS edizioni
Formato:Kindle (prossima uscita cartaceo 10 Luglio 2014)
Pagine: 195
Prezzo Kindle: € 2,49 
Prezzo Cartaceo:  € 15,90
E-book disponibile su: Amazon.it
In prevendita cartaceo presso: GDS Edizioni
Recensione
Il Tower Bridge aspettava ottenebrato dalla nebbia, la luna cresceva nel cielo stipato di nubi. Nulla avrebbe potuto fermare il corso degli eventi, la fine sarebbe giunta silenziosamente, nella notte.Nella camera buia che lo nascondeva, Victor presagiva lo sfogo animale che si sarebbe scatenato; le pupille erano diventate verticali, segno che la fame lo stava divorando e le ali d’ebano fremevano agitate. Avrebbe dovuto uccidere ancora. La ragazza lo ignorava. Non sapeva cosa lui in realtà fosse. L’angelo premette i pugni sulle tempie mentre dal cuore del castello giungeva il rumore che più di ogni altro odiava sentire. Il silenzioso scorrere delle lacrime. Si pentì di averla portata laggiù e di non averla ammazzata subito, così da non ascoltare quel lamento straziante. Cercò di tapparsi le orecchie, ma il pianto giunse amplificato, risalendo attraverso i muri e oltrepassando i mattoni di pietra. Era un pianto di donna il suo Inferno, l’avrebbe udito finché fosse vissuto, finché avesse ricordato. E in quel dolore, non desiderò altro che un solo attimo di pace. Inghilterra 1894, epoca vittoriana. Emily è una fragile fanciulla aristocratica di diciotto anni che vive a Southampton, profondamente segnata dall’assassinio della madre avvenuto molti anni prima sul ponte di Tower Bridge, nella capitale inglese. La ragazza giunge a Londra con il padre, un facoltoso medico, per far visita alla vecchia zia Christine e comunicarle l’imminente matrimonio con Oliver, rampollo di buona famiglia, che li accompagna. Il giorno del loro arrivo, Emily apprende sgomenta che l’assassino della madre è ancora a Londra e continua a uccidere indisturbato ogni donna che osa avventurarsi di notte sul Tower Bridge, in modo inspiegabile e occulto. Ricercato da Scotland Yard e dal giovane ispettore Albert Thompson, il quale sembra avere un conto in sospeso con lui, l’assassino si rivela: è un ragazzo dalla bellezza angelica, di nome Victor, un essere sovrannaturale dalle fruscianti ali di corvo, capace di dominare le tempeste e di mutare aspetto in animale, per sfuggire agli occhi dei mortali. L’angelo infernale lega a sé Emily, trascinandola dentro un’incontrollabile spirale di sangue, tentazione e immorali segreti, svegliandola nel corpo e nell’anima, e tramutandola inconsapevolmente in un essere molto più perverso di quanto sia mai stato lui. 
Recensione Introduzione: Angeli Ribelli di Connie Furnari è di certo un libro che merita di essere pubblicato, il sapore antico mischiato all'idea d'un fantasy cupo che passeggia indisturbato sul Tower Bridge, fa di questo romanzo un piccolo gioiello da tenere sott'occhio per gli appassionati del genere. 
Il gusto che mi è rimasto in bocca è sia amaro che dolce, perchè sebbene l'idea misteriosa e interessante, rientri in uno di quei filoni della narrativa fantastica che apprezzo, la penna dell'autrice ha ancora qualche pecca a livello di trama da riconsiderare. Ma iniziamo subito il viaggio all'interno del romanzo, basato ovviamente, sulle mie opinioni.

Aspetti di stile positivi: Il libro dal principio inizia un po' lento, il lettore aspetta che il sipario si apra prima di vedere effettivamente gli attori muoversi nella scena e, quindi, incuriosirlo. Dopo questo piccolo spazio ecco che la storia prende le redini, una storia che mette in moto la curiosità di chi la legge, scritta con classe e divinamente, ogni parola, ogni immagine che Connie evoca dalla sua penna prende forma e spinge lo spettatore a saperne di più. Uso proprio il termine "spettatore" perchè in un momento, soprattutto verso i 2/3 dell'inizio, mi sembrava di vivere la storia insieme alla protagonista Emily, come fossimo state spalla a spalla e non una lettrice e un personaggio divise dalle pagine di un libro


Aspetti di stile negativi: Poi ecco, verso la metà, ho iniziato a sentire l'attenzione scemare. La scrittura perde improvvisamente quel fuoco iniziale e la trama passa dal mistero avvolgente d'una Londra oscura a scene un po' noiose e a volte anche scontate.  Connie Furnari riesce a scrivere e a inserire svariate costruzioni d'immagini e, la scelta e la cura con cui  le sceglieva nella prima metà del romanzo, non ha niente a che vedere con la seconda metà, in cui l'insieme di metafore e descrizioni minuziose fa risultare tutto poco scorrevole.
Consiglio finale: L'autrice si spinge oltre con il suo stile, tecnica che se calibrata bene provoca non poca invidia da parte delle altre colleghe (me medesima) ma se appunto calibrata male, provoca l'effetto contrario. Ciò non toglie che è uno stile che vale la pena conoscere e apprezzare, ma sopratutto come detto poc'anzi che bisogna calibrare. La capacità di costruire immagini e renderle vive non è da tutti, il problema è sceglierle con cura e inserirle dov'è necessario, in modo da non provocare l'effetto contrario, da interessante a noioso.
Personaggi: I personaggi non sono scontati, dote che apprezzo in questo filone narrativo. L'unico appunto che mi sento di fare è un aspetto troppo veloce che ho riscontrato nel libro, l'amore improvviso che Emily prova per Victor, a mio avviso, doveva essere un po' più approfondito. Mi è comunque molto piaciuta la palette di personaggi che Connie riesce a creare. Albert è un tipo che mi ha davvero conquistato, sopratutto per i risvolti finali. Anche i personaggi secondati creati da Connie sono stati ben costruiti.

Trama e ambientazione: Secondo me l'unica cosa che non si può di certo negare a Connie Furnari è che sappia magistralmente ricreare un ambiente, a volte penso lo faccia anche con molta nochalanche, una dote naturale per cui non sento di certo il diritto di strapparle di mano lo scettro. A livello di trama, invece, motivo per il quale dimezzerò la tazzina, è che Connie riesce a creare come detto a posteriori una sequenza di situazioni accattivanti all'inizio, ma che infine, va a scemare perdendo lo spessore intigrante che caratterizzava l'inizio. Non dico che il finale non possa essere interessare, ma per certi versi, mi aspettavo di più. La storia possiede un velo di mistero invidiabile, un amore scarno, risvolti a tratti avvincenti e a tratti scontati. 

Penso comunque che in linea di massima, non ha niente da invidiare ad altri romanzi di genere. Vale la pena leggero per scoprire cosa si nasconde di notte presso il Tower Bridge.
Booktrailer:

Consiglio musicale Requiem For A Tower: https://www.youtube.com/watch?v=yCtC-PO8Xfk
Recensione
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 Per il consiglio dolcioso vi propongo una torta mistero al caffè con piume di cioccolato e fragole affogate, e da bere, un frappè al cappuccino, per indagare meglio sull'essere che passeggia tutte le notti indisturbato, nella Londra seducente di "Angeli ribelli".
Responso finale:
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