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Recensione: "ANIME ASSASINE - LA VENDETTA DEL CIGNO NERO"di Diego Collaveri.

Creato il 09 maggio 2015 da Blog
Genere: Giallo/ThrillerEditore: Self-publishingPagine:216Prezzo: 0.99€ Uscita:  15 Ottobre 2014
Guido Quetti è un ispettore di polizia cinico, solitario e disilluso della vita, che quotidianamente affronta senza un perché la corruzione di una città violenta e decadente. Un giorno si presenta alla sua porta un volto del passato. Silvie Blake, famosa stilista di abiti gothic e amica d’infanzia, teme per la scomparsa di una modella a lei cara. Quetti, un tempo innamorato di lei, mette da parte il distintivo per seguire la ragazza nella sua città e nello strano ambiente in cui vive, animato da eccesi, divertimenti sadici ed estremi modi di essere. Il ritrovamento del cadavere dell’amica scomparsa lo porterà sulle tracce del misterioso serial killer noto come “il cigno nero”. Addentrandosi sempre più in quella realtà sconosciuta, l’ispettore si renderà presto conto che la chiave per risolvere il caso si cela proprio nei canoni che la regolano, ma il tempo incalza: tutti gli indizi sembrano indicare proprio Silvie come la vera autrice degli omicidi. Ma esiste davvero questo spietato assassino o è solo una trappola ben congeniata?

Quest’oggi ho il piacere di presentarvi un romanzo autopubblicato che non ha assolutamente nulla da invidiare a quelli che troviamo nelle librerie delle nostre città.Nei gialli classici il lettore si trova quasi sempre intimorito dall’investigatore, professionista o meno, protagonista della storia. Chi non ha invidiato le “celluline grigie” di Hercule Poirot? Chi non ha compatito il povero Watson, sempre un passo indietro al geniale e indisponente Sherlock? Negli ultimi anni però sono stati portati alla ribalta detective molto più umani, ma non per questo meno degni dell’ammirazione del lettore. L’Ispettore Quetti rientra esattamente in questo secondo filone. Il protagonista di questo romanzo è prima di tutto un uomo che ha ben presente (a volte fin troppo) il proprio bagaglio di difetti ed errori, svolge il suo lavoro con estrema passione e meticolosità, anche se vuole far credere di essere stanco di tutto e di tutti. In questa avventura le sue capacità sono messe a dura prova non solo dalla bravura del serial killer con cui si deve scontrare, ma anche dal ritorno nella sua vita di Silvia, che oggi si fa chiamare Silvie. Come ben sappiamo lavoro e vita professionale dovrebbero rimanere separati, ma in questo caso non è proprio possibile.Quetti, per la prima volta dopo tanto tempo, decide di prendere alcuni giorni di ferie per seguire Silvia nella sua città allo scopo di ritrovare un’amica scomparsa.In questi libri nulla è come appare e presto la ricerca di una persona scomparsa si trasforma in una caccia a un serial killer. La lista dei cadaveri cresce molto in fretta e Silvie sembra sempre più in pericolo.La storia è raccontata dalla voce narrante dell’Ispettore ed è bello seguire l’indagine proprio dal punto di vista dell’investigatore: ci si sente maggiormente coinvolti, senza nulla togliere alla scoperta finale dell’assassino.Il libro viene indicato come erotico, ma trovo questa categorizzazione poco corretta. Il romanzo è ambientato nel mondo della moda gothic e in locali in cui si praticano anche sottomissione e bondage (ma non solo). L’ispettore entra in questo mondo così lontano dal suo solo a fini investigativi, non rimanendo mai coinvolto direttamente in nessuna pratica.Un buon giallo si basa su un protagonista di spessore, una trama credibile e dei personaggi secondari che diano il giusto colore all’intera vicenda. In questo romanzo non manca nessuno di questi elementi.La storia è permeata da una sottile malinconia che sembra essere parte integrante del protagonista.Ho avuto l’impressione di essere immersa in un vecchio film in bianco e nero, un film che nessun giallista appassionato può perdersi.
 


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