Recensione anime "Lamù la ragazza dello spazio (Urusei Yatsura)" di Rumiko Takahashi Questa reazione di Lamù nei confronti di Moroboshi è solo la prima di una lunga serie, tanto che il playboy finirà per trattarla male e detestarla, ma, paradossalmente, anche ad amarla. Nelle rare occasioni in cui la ragazza decide di tornare al suo ufo per un po’, o quando la vita della bella Oni è in pericolo, Ataru si rivela essere il più appassionato degli innamorati, per questo Lamù gli resta sempre accanto, fiduciosa nei veri sentimenti che, sotto sotto, il ragazzo prova per lei. Un rapporto controverso come quello di Ataru e Lamù non l’ho visto trattare in nessun’altra opera; spesso mi sono chiesta come facesse Lamù a sopportarlo e perché continuasse a stargli dietro visto che il più delle volte si comporta come un bastardo senza cuore (e ho addolcito la definizione). Le volte in cui dimostra di volerle bene non sono sufficienti a coprire quelle in cui la tratta male, ma Ataru è così, o lo si ama o lo si odia; per chi ha a cuore Lamù, anche solo pensare di poter “amare” Moroboshi è una parola grossa, quindi diciamo piuttosto che occorre imparare ad accettarlo così com’è, inoltre, ci pensano gli altri personaggi a dargli una lezione quando serve, sebbene in maniera esagerata, ma il concetto di esagerazione fa parte del gioco dell’opera. Ecco, anche gli episodi che vedono protagoniste Ran e Lamù sono tra i miei preferiti, perché la ragazza dai capelli rosa ha un caratterino particolare: Ran si mostra amica di Lamù quando in realtà ha un grande rancore nei suoi confronti, e non solo perché fu l’unica vittima nelle marachelle di quand’erano bambine, ma soprattutto perché innamorata di Rei, il bellissimo ex-fidanzato di Lamù, che essendo ancora perso per Lamù, non riesce ad accorgersi delle attenzioni di Ran. La ragazza, intanto, si da un gran daffare a preparargli prelibatezze d’ogni tipo, infatti il punto debole di Rei è l’appetito insaziabile: dietro l’affascinante ragazzo si nasconde un Oni gigante e grottesco!La presenza di Rei è per Lamù un’ulteriore occasione di far ingelosire Ataru, nonostante lei non faccia nulla per motivare i sentimenti dell’Oni specie per non suscitare la già collerica Ran, e l’”amica”, intanto, medita di vendicarsi cercando di sedurre Ataru. Ulteriore divertimento si presenta quando Ran si cimenta in strane invenzioni, del resto, come quando Lamù porta degli oggetti dal suo pianeta. Dopo questo lungo elenco di personaggi e situazioni, torniamo specificatamente all’anime. Per quanto riguarda l’Italia, i primi 23 episodi sono stati divisi ognuno in due episodi distinti da dieci minuti circa, scelta che è stata fortunatamente abbandonata dal ventiquattresimo episodio in poi, infatti questi durano circa venticinque minuti l’uno. La trasmissione dell’anime è divisa in tre blocchi, e in Italia sono stati dati i seguenti titoli: “Lamù la ragazza dello spazio” dall’episodio 1 al 109, “Superlamù” dal 110 al 152, e “Le nuove avventure di Lamù” (dal 153 al 218). Dalle diverse trasmissioni ne consegue che ci sono stati diversi doppiaggi: in particolare mi ha colpito la seconda voce di Megane che ha caratterizzato il personaggio con la balbuzia; peccato che questa caratteristica si vada a perdere con il cambio di doppiatori. Le sigle sono allegre e rendono bene l’atmosfera, anche se trovo che siano meglio quelle cantate in giapponese, piuttosto che quelle completamente in inglese che risentono dell’influenza dell’America degli anni ’80 (accompagnate da immagini quali la macchina decapottabile, i murales e il juke box). Esistono anche due sigle italiane, una molto vecchia per cui non si conosce il titolo né il cantante:
Quando la fantasia è al servizio della risata
Sono mesi che durante la pausa pranzo mi sintonizzo su “Anime Gold” (canale 285 del digitale terrestre) per guardare “Lamù la ragazza dello spazio”; venerdì scorso c’è stata l’ultima puntata, di conseguenza, eccomi a scrivere la recensione.
Come tutte le serie di Rumiko Takahashi, anche Lamù è longeva, infatti conta ben 218 episodi di pura ilarità, dove si mostrano situazioni, eventi, ma anche persone, esageratamente assurde, non a caso il titolo originale “Urusei Yatsura” lo si potrebbe tradurre con “gente fastidiosa” (oltre al gioco di parole dato da “urusei” che nel carattere kanji può essere tradotto come “stella/pianeta Uru” - sebbene il nome del pianeta di Lamù sia Oniboshi, ossia il pianeta degli Oni -); normalmente una definizione del genere non andrebbe a favore dell’opera, ma questa serie è una parodia della società moderna e del folklore giapponese (spesso i personaggi incontreranno miti e leggende, in altri casi saranno gli stessi protagonisti a interpretare gli eroi della storia), ma ciò che la rende così amata è senza dubbio la bellissima Lamù, che dalla sua prima apparizione nel 1981 (1983 in Italia) è ancora oggi una delle maggiori icone dell’animazione giapponese.
La storia comincia presentando Ataru Moroboshi, un liceale vagabondo, stupido, e pure sfortunato, che tra i suoi passatempi preferiti ha quello di correre dietro alle belle ragazze (qualsiasi, per intenderci) importunandole in maniera ossessiva, questo nonostante sia fidanzato con una romantica ragazza, acqua e sapone, di nome Shinobu. Un giorno (parliamo dell’anime perché nel manga è leggermente diverso), Ataru viene prelevato dalle autorità giapponesi in quanto scelto per affrontare la sfida che determinerà il destino della Terra: gli Oni, infatti, vogliono invadere il nostro pianeta, ma hanno concesso una possibilità di scampo nel caso in cui Ataru, il rappresentante della nostra razza, riesca ad afferrare, entro dieci giorni, le corna della figlia del capo degli Oni, Lamù, una sexy ragazza-orco vestita solo di un bikini tigrato. Desideroso di approfittare della situazione, durante la sfida Ataru si getta a capofitto più volte senza arrivare minimamente a toccarla, complice la capacità di volare dell’aliena. Per motivarlo, Shinobu promette ad Ataru che lo sposerà in caso di vittoria,quindi il ragazzo s’ingegna e strappa via il reggiseno a Lamù, che impegnata a coprirsi non riesce a sfuggire ad Ataru, il quale riesce finalmente nell’impresa. Vittorioso esclama: “io voglio sposarti!”, frase che Lamù pensa sia rivolta a lei quando in realtà era per Shinobu, ma tutti lo hanno sentito, persino la troupe televisiva che è pronta a testimoniare, ma quel che è peggio, è che Lamù spiega che nel suo pianeta la promessa di matrimonio è estremamente vincolante, il che significa che diventa automaticamente sua moglie. Intuendo l’indole del ragazzo, Lamù gli mostra, inoltre, cosa gli accadrà se oserà tradirla: lo tempesta con delle scariche elettriche!
Tra i paladini difensori di Lamù ci sono i suoi fan, nonché compagni di scuola, Megane, Chibi, Perma e Kakugari; nel manga appaiano solamente all’inizio, ma nell’anime sono costantemente presenti, addirittura sono protagonisti di interi episodi, specialmente Megane, ossessinato da Lamù tanto d’avere dei suoi poster in camera. Coloro che si preoccupano del modo in cui è trattata Lamù sono infatti dei ragazzi che hanno un debole per lei, tra questi, c’è anche Shutaru Mendo, un galante erede della Mendo Conglomerate, perciò il ragazzo più ricco del Giappone. Tronfio di sé e del suo aspetto, Shutaru fatica a credere che Lamù sia interessata a un tipo inetto e bruttarello come Ataru, e si tratta di un’antipatia reciproca, poiché i due entrano costantemente in competizione: i siparietti che vedono Ataru e Shutaru scontrarsi (Ataru blocca la katana di Shutaru semplicemente a mani nude) sono presenti in ogni episodio, scatenati da qualsiasi pretesto, inclusa la corte (anche qui) verso qualunque ragazza. Ciò dimostra come i due siano simili nonostante le apparenze, non a caso sono entrambi attratti anche dalla dottoressa (shintoista ed esorcista) Sakura, più grande di loro e nipote del monaco Sakurambo. Una cotta per l’affascinante donna la prova anche il piccolo Ten, dispettoso cugino di Lamù, nonché l’altro personaggio con cui Moroboshi è in continua lotta (frequenti le scene in cui Ten soffia del fuoco su Ataru e questi si difende a colpi di “padellate”). L’intreccio tra questi personaggi dovrebbe già creare sufficiente scompiglio, specie all’inizio con il triangolo amoroso tra Lamù, Ataru e Shinobu, che poi vede quest’ultima stufarsi dell’indecisione di Ataru e innamorarsi di Mendo, che non è poi tanto diverso dall’altro poiché appunto guarda Sakura, che a sua volta non ha interesse per nessuno in quanto è fidanzata con Tsubame (un mago che pratica magia nera) che è un ragazzo di così poco carattere che Sakurambo si oppone al fidanzamento (e qui zio e nipote lottano invocando degli spiriti), insomma, ce ne sarebbe abbastanza, invece l’autrice aggiunge la complessa vicenda di Ryunosuke e suo padre: la ragazza, orfana di madre, è stata educata fin dall’infanzia come un figlio maschio, e il padre nega tuttora la sua evidente femminilità,costringendola a vestirsi da uomo, a nascondere il seno sotto delle fasciature, senza contare che molto spesso approfitta della sua buona volontà per farle svolgere i lavori più pesanti (forza che le deriva dai duri allenamenti delle arti marziali), il che sfocia inevitabilmente con dei litigi, che vanno da semplice zuffe a vere e proprie battaglie. Personalmente, la lotta di Ryunosuke per la propria indipendenza e femminilità fa parte degli episodi che mi hanno appassionato di più, al di là dei divertenti equivoci che nascono a causa del suo mascolino modo di porsi (conquista più ragazze di Mendo e Ataru!). Purtroppo, come tutte le storie racchiuse in quest’anime, non si viene a capo della vicenda, e non si può fare affidamento sulle sporadiche giustificazioni del padre poiché si rivelano essere per lo più menzogne, anche se ho ipotizzato che questi suoi comportamenti derivino dal fatto che Ryunosuke assomigli molto alla madre, e il padre soffre talmente la sua mancanza che non può sopportare di vederla riflessa nel volto della ragazza...
Altri personaggi degni di nota sono: la principessa Kurama che ha bisogno di un uomo per il proseguimento della sua specie (è un pianeta governato dai tengu, figure mitologiche simili a corvi); le tre ragazzine aliene Sugar, Ginger e Pepper, in competizione con Lamù, Oyuki, Benten e Ran per diventare le delinquenti più temibili delle galassie; il bambino alieno amico di Ten Kintaro, che cavalca un orso; l’aggressivo gatto nemico di Ten, Torajima; la madre di Ten che è una vigilessa del fuoco, inconsapevole che il figlio è un incendiario; il capo della banda dei teppisti della scuola rivale a Tomobiki, Soban, il quale è innamorato di Shinobu e capita dal nulla per inseguirla, lasciando un polverone dietro di sé; infine, la dolce volpe Kitsune, anche lei cotta di Shinobu perché le ha salvato la vita, un personaggio che regalerà momenti magici e romantici agli spettatori.
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Recensione anime "Lamù la ragazza dello spazio (Urusei Yatsura)" di Rumiko Takahashi
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