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recensione "Apprendista sirena" di Pieretta Dawn

Creato il 05 giugno 2012 da Bookland
Titolo: Apprendista Sirena
Autore: Pieretta Dawn
Pagine: 235
Prezzo: 9,90€
Editore:Fazi
Genere: young adult
Data di pubblicazione: 27 Aprile 2012
Trama Leila è un’orfana con un raro caso di amnesia, non ricorda nulla della sua infanzia e sta cercando il suo posto nel mondo. Non si aspetta certo di incontrare Nathair, un ragazzo difficile che lavora nel mercato nero dell’isola di Mondreside, facendo affari con alcuni criminali per aiutare sua madre, malata terminale. I due ragazzi si incontrano in strane circostanze: sono stati selezionati entrambi per diventare Apprendisti Sirena, ibridi che dovranno studiare per diventare ambasciatori tra la razza umana e il Popolo Sireno. Il popolo sottomarino è minacciato dall’inquinamento provocato dai terrestri, persuaderli a curarsi del pianeta Terra è fondamentale per la loro sopravvivenza.
La mia recensione: “Apprendista sirena” è il primo romanzo de “La trilogia dell’Interspecie”, sicuramente un romanzo originale nella trama, nonostante si parli di sirene (figura fantastica molto di moda in questo ultimo periodo, assieme agli angeli).
La storia si apre con la conoscenza dei 2 personaggi che saranno i protagonisti del romanzo: Leilah, una ragazza di 13 anni che vive da alcuni anni in un orfanotrofio a Mondreside, nel quale è rinchiusa da quando fu ritrovata per strada abbandonata e senza memoria; e Nathair (Nat) Black, un giovane costretto dalle circostanze a vivere al limite della legalità per portare avanti la famiglia composta da lui e sua madre Nicole, da tempo malata. Anch’egli, come Leilah vive nei sobborghi di Mondreside, una piccola città a strapiombo sul mare.
Le loro vite, apparentemente lontane nonostante la vicinanza fisica, sono in realtà destinate ad unirsi e non solo momentaneamente. Infatti un giorno ricevono la visita di Ayorah Seabright, la quale annuncia ai 2 ragazzi che essi non sono “normali”, ma che sono in parte sirene e per questo sono stati scelti dal consiglio come Apprendisti Sirene e in seguito Ambasciatori delle Sirene. A questa rivelazione, al quanto sconvolgente e per certi versi fantasiosa, Leilah reagisce con entusiasmo poiché con la sua ingenua, ha sempre sentito dentro di se di essere diversa e di avere un legame diverso con il mare rispetto agli altri della sua età. Al contrario, Nat reagisce abbastanza scettico e solo dopo alcune prove riesce a convincersi della sua reale natura e anche se a malincuore decide di partire assieme a Ayorah e Leilah. Bisogna però sottolineare che la decisione è stata influenzata da 2 fattori: in primis, dalla tranquillità che un’infermiera si prenderà cura della madre mentre lui starà via;in secondo luogo dalla furbizia, poiché Nat sa che in qualità di Tritone potrà godere di alcuni poteri, che potrà sfruttare a suo favore una volta tornato sulla terraferma. Diciamo che da come è presentato il personaggio non lo si può propriamente definire “positivo”, anche se il suo comportamento è sempre stato dettato dalle difficoltà economiche nelle quali versava la sua famiglia dopo che il padre era scappato e la madre si era aggravata. Diciamo che ci sono delle attenuanti, và!
Inizia così per i 2 ragazzi la formazione presso l’Accademia degli Interspecie, dove vengono formati tutti i futuri ambasciatori delle singole specie (gnomi, fate, elfi, ninfe,…). Il compito degli ambasciatori è non solo di tenere nascosto agli uomini l’esistenza di queste creature, ma anche di mantenere pacifici i rapporti tra la varie specie. La loro formazione può durare dai 3 ai 5 anni, in base alle capacità di apprendimento. Ma mentre Nat si mostra più bravo nello studio anche se tende a dubitare di tutto ciò che studia, Leilah si presenta invece come quella più impulsiva ma anche più aperta ad accettare tutte quelle conoscenze che per un umano possono suonare fantasiose e irreali.
La loro formazione prevede lo studio però non solo di materie inerenti al mondo delle sirene, ma anche materie più “umane” come la sociologia e la diplomazia.
Dopo alcuni mesi di permanenza presso l’accademia i 2 sono chiamati a svolgere un compito delicato: aiutare Ayorah a ritrovare la figlia del sireni ministro Adrian Clearwater, Aquanette.
Inizia così la parte movimentata del romanzo, che seppur dedicata a un pubblico giovane non è mai banale, ma solo molto semplice, come semplice è anche la scrittura. Sarà che l’autrice è molto giovane (17 anni), ma la sua lingua non è mai ricercata o complessa e ben si presta alla lettura del romanzo da giovani coetanei dell’autrice.
Sicuramente è da notare l’utilizzo di nomi “evocativi”: il richiamo al mondo del mare e delle sirene non è ami sottile. Da casi più leggeri, per es. Clearwater, Seabright, a casi ben più evidenti: Sirenilandia (la terra delle sirene), Aquanette, il Sirenimistro. Però nonostante sia un po’ infantile, io ho trovato questa cosa molto simpatica. Non dimentichiamoci infatti che si tratta pur sempre di un romanzo per un pubblico molto giovane.
In conclusione, un romanzo che mi è davvero piaciuto nonostante sia un po’ cresciuta rispetto al target. Io lo consiglio vivamente. 4 stelline piene per questo primo romanzo^^
Alla prossima
Isy


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